Vandana Shiva: “Gli Ogm uccideranno i piccoli coltivatori”

Se è per questo anche tra i governi serpeggia un certo malumore: il ministro italiano Luca Zaia propone un referendum e Francia, Germania, Austria, Lussemburgo, Ungheria e Grecia potrebbero appellarsi alla clausola di salvaguardia per bloccare l’autorizzazione.
«E fanno bene. Meno di un anno fa prima la Francia e poi la Germania hanno bandito le coltivazioni di mais Ogm. E hanno deciso forti di recenti ricerche secondo cui gli Ogm sono nocivi per l’ambiente».
Molti scienziati sostengono il contrario. E dicono che chi si oppone è agitato da fobie o paure legate alle possibili conseguenze economiche. È così?
«Ah sì? Vadano a vedere di quanto è cresciuto l’uso dei fitofarmaci dove si sono impiantati gli Ogm. In India otto Stati hanno adottato una moratoria per vietare la melanzana transgenica. L’Ogm non è sicuro. E comunque le conseguenze economiche esistono e sono pesanti: nel mio Paese gli agricoltori che sono passati alle coltivazioni geneticamente modificate sono andati in rovina. E sa perché?»
Lo spieghi.
«Ogm equivale a brevetto. Vuol dire che un’azienda può diventare monopolista di un certo seme e imporlo a chiunque lo voglia coltivare. In India coltivare a riso un ettaro, prima che arrivassero le multinazionali con le loro sementi, costava circa 16 mila rupie. Quando molti hanno spostato la coltivazione sulla vaniglia, il costo è salito a 300 mila rupie per ettaro».
Come è successo?
«A tanti contadini è stato fatto credere che si sarebbero arricchiti comprando i nuovi semi, che avrebbero incrementato le produzioni. Chi si è lasciato convincere ha scoperto che bisognava acquistare le sementi tutti gli anni – non si riproducono, hanno un gene “suicida”, ed è la dimostrazione che sono contro natura – a un prezzo triplo rispetto ai semi tradizionali. Così si sono indebitati fino al collo. Risultato: 200 mila suicidi in 10 anni».
Crede che possa succedere anche in Europa?
«Forse non in modo così dirompente. Ma gli Ogm saranno la rovina dei piccoli produttori: i costi, per loro, diventeranno insostenibili. Perderanno la terra».
Chi approva la decisione dell’Ue sostiene che le aziende europee potranno entrare nell’agricoltura industriale. Saranno più competitive?
«Se lo saranno, succederà a danno dell’agricoltura organica e biologica. L’introduzione degli Ogm sarà un genocidio per i piccoli coltivatori. La biodiversità, che è lo strumento per battere la fame, sarà spazzata via. Tutto il mondo rischia di essere soggetto a una dittatura dei semi».
Oggi un quarto del mais coltivato è Ogm. Secondo molti scienziati è più sicuro: combatte i parassiti senza i pesticidi e non permette la formazione di funghi, responsabili delle microtossine. Perché vi opponete?
«Perché non così. Una delle cause dell’indebitamento degli agricoltori indiani è stata la spesa in fitofarmaci. Le coltivazioni sono più vulnerabili. Hanno bisogno di più pesticidi e acqua. L’Ogm non cambia l’agricoltura, non ammortizza l’impatto sul clima, né produce più cibo. È solo una resa agli interessi delle lobbies».
Di Andrea Rossi
Tratto da www.lastampa.it