Sai Baba
“Sono nato a Puttaparti, un piccolo villaggio dell’India del sud, a 160 chilometri da Bangalore. Il villaggio è completamente isolato dal resto del mondo. I contatti con i centri tecnologicamente avanzati dove sembra brillare una scintilla di civiltà sotto la bandiera di Sua Maestà britannica sono mantenuti da qualche carro trainato da buoi che impiega giorni e giorni per arrivare a destinazione. Spostarsi da un villaggio all’altro è una vera e propria impresa. Io nasco qui, all’interno di un mondo che ha conservato le antiche tradizioni, i culti incontaminati, e dove l’indiano resta sempre un ricercatore dell’Assoluto. La mia nascita viene annunciata da strani segni che non tutti hanno ancora compreso.…”
(Sai Baba)Gli strumenti musicali suonano da soli come volessero annunciare l’apparizione di un prodigioso condottiero spirituale destinato a capovolgere il destino dell’umanità. E quando il piccolo Sathya Narayena Raju (questo è il nome anagrafico del corpo che giunge a Puttaparti) viene alla luce, non c’è nulla che possa far pensare ad una incarnazione molto particolare.
Non arriva un angelo ad annunciare alla madre che sta per partorire un corpo che trasporta il volere Divino. La nascita è come quella di tutti i bimbi di questo mondo. Per tre anni la mamma lo alleva con l’amore tipico delle mamme, ma ecco che si scopre una strana capacità posseduta dal piccolo Sathya. Egli fa apparire dall’aria oggetti e frutta che dona ai Suoi piccoli amici.
E’ l’inizio del periodo dei lila, i miracoli che Baba chiama i giochi del divino e sono proprio i miracoli che incuriosiscono la gente.
Da uno stesso albero di tamarindo, che sorge sulla collina di Puttaparti, Sai Baba fa nascere frutti diversi. Mango, banane, papaie, mele e cocchi nascono da uno stesso ramo e vanno a gratificare i compagni che oramai riconoscono la divinità del piccolo Sathya. I bambini, nella loro semplicità ed innocenza, arrivano sempre prima degli adulti.
Gli anni della scuola comportano vicissitudini e disagi per il piccolo Narayena (si pronuncia Naràiena) che deve allontanarsi anche dai genitori, finché un giorno del 1940 dichiara di essere Sai Baba, incarnazione di Dio sceso in terra per risvegliare la divinità che alberga in ogni uomo e per riportare a galla la verità, l’amore, la giustizia, la rettitudine e diffondere la pace nel mondo. Sono dichiarazioni drammatiche quelle che fa il piccolo Sathya, soprattutto se si pensa che ha appena 13 anni.
I devoti cominciano già ad affollare la misera casa. Chiedono delle prove. Il piccolo Sai lancia in aria petali di fiori che, cadendo, vanno a disporsi in maniera tale da formare il nome Sai Baba in telegu, la lingua locale.
L’incredibile si spinge oltre i confini della regione dell’Andra Pradesh dove e’ situato il villaggio di Puttaparti. In alcuni templi succede uno strano fenomeno. I devoti che si recano a pregare al tempio, al posto della statua di Dio vedono il volto sorridente di Sathya.
Inizia, così, il pellegrinaggio dei ricercatori spirituali che si spingono, non senza difficoltà, fino al villaggio che ospita l’Incarnazione Divina. Le notizie si diffondono e i curiosi, insieme ai devoti, vanno ben presto ad affollare la casa di Baba. Il piccolo ashram che il giovane ha costruito non è sufficiente ad ospitare i pellegrini che devono affrontare anche il problema del vitto. E’ Sai Baba che provvede materializzando il cibo per tutti i pellegrini. La moltiplicazione del cibo fa parte della vita di tutti i grandi personaggi mistici. Anche in questi anni Sai Baba è stato visto moltiplicare il riso per sfamare centinaia di persone presenti al suo darshan. Darshan vuol dire apparizione e fa riferimento al momento in cui il Maestro appare ai devoti.
Coloro che hanno avuto la fortuna di venire in contatto con Sai Baba durante i primi anni del Suo apostolato hanno assistito a miracoli grandiosi, ripetuti, numerosissimi; hanno assistito alla materializzazione della statua di Shiva (Dio) dalla sabbia del fiume Citravaty che costeggia Puttaparti, al dirottamento delle acque del fiume in piena, all’arresto della pioggia.
Fino a qualche anno fa era possibile avvicinare il Maestro con discreta facilità e assistere, così, in diretta, a guarigioni miracolose o a rianimazioni di cadaveri.Significato del nome Sai Baba.
“Baba” significa “padre” o persona rispettabile. “Sai” è una variante sia del termine sanscrito “Swami” che della parola persiana “Shahi”, col significato entrambi di “grande anima”.
Sri Sathya Sai Baba dice di Sé che la Sua è la seconda di una triplice Incarnazione Sai. La prima è stata Shirdi Sai Baba e la terza sarà Prema Sai Baba.
Sai Baba ha dichiarato che, otto anni dopo aver lasciato il Suo attuale corpo fisico, Egli rinascerà nel distretto del Mandia, nello stato del Karnataka con il nome di Prema Sai Baba.
Principali avvenimenti della vita di Sai Baba.
1934-1937. Baba frequenta la scuola elementare a Puttaparthi e a Bukkapatnam.
1938-1940. Frequenza della “High School” (scuola secondaria) a Uravakonda.
08.03.1940. “Il morso dello scorpione”. Il primo viaggio transcorporeo per salvare un devoto.
23.05.1940. Annuncio a Puttaparthi: “Io sono Sai Baba.”
19.10.1940. Rivelazione come Shiva al tempio di Hampi.
20.10.1940. Dichiarazione a Uravakonda: “Non sono più il vostro Sathya. Io sono Sai. Il mio lavoro mi sta chiamando.” Il primo Bhajan, che è anche una chiamata per l’umanità: “Manasa Bhajare Guru Charanam”.
1941 – 1960
1944. Viene eretto il vecchio Mandir nel villaggio di Puttaparthi.
25.05.1947 – Storica lettera a Suo fratello, nella quale vengono spiegate la Sua Missione e la Sua determinazione.
23.11.1950 – Inaugurazione di Prasanthi Nilayam al 25esimo Compleanno di Bhagavan.
04.10.1956 – Inaugurazione dell’Ospedale Sri Sathya Sai a Prasanthi Nilayam.
01.07.1957 – Viene piantato Vatavriksha (l’albero della Meditazione).
Luglio/Agosto 1957 – Visita a Haridwar, Rishikesh, Kashmir.
16.02.1958 – Inaugurazione della rivista “Sanathana Sarathi” nelle versioni telugu e inglese, nel giorno di Mahasivarathri.
22.12.1958 – Visita a Kanyakumari. Tributo a Bhagavan dai tre mari: una ghirlanda di perle viene offerta ai PIedi di Loto.
Marzo/Aprile 1960 – Visita ad Ayodhya, Benaras e Allahabad.
1961 – 1970
Giugno 1961. Visita a Badrinath, Himalaya.
06.10.1961 – Cerimonia d’inizio del Veda Purusha Saptaha Jnana Yagna durante la festività di Dassara.
16.10.1961 – Inaugurazione di tutte le Prasanthi Vidwan Maha Sabha dell’India.
06.07.1963 – Guru Purnima: il miracolo della compassione. Bhagavan prende su di Sé la paralisi di un devoto. Annuncia inoltre di essere Shiva Shakthi Swaroopa (L’incarnazione dell’Energia di Shiva).
13.04.1964 – Fondazione dell’Ashram di Brindavan (Whitefield).
04.08.1967 – Prasanthi Nilayam viene dichiarata distretto amministrativo (Comune).
12.05.1968 – Inaugurazione di Dharmakshetra e Sathyadeep a Bombay.
16.05.1968 – Prima Conferenza Mondiale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva a Bombay.
17.05.1968 – Storico Discorso in cui Baba spiega dettagliatamente i motivi della Sua Incarnazione e della Sua Missione.
Luglio 1968 – Visita in Uganda, Tanzania e Kenia.
22.07.1968 – Inaugurazione del College Femminile Sri Sathya Sai di Arti e Scienze ad Anantapur.
09.06.1969 – Inaugurazione del College Maschile Sri Sathya Sai di Arti e Scienze a Brindavan.
Maggio 1970 – Visita a Dwarka e inaugurazione del Digvijay dwar del tempio di Somnath.
1971 – 1980
Maggio 1972 – Primo Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiana.
20.07.1972 – Apertura della Scuola Secondaria (“High School”) di Smt. Easwaramma a Puttaparthi.
17.10.1972 – Inaugurazione dell’Auditorium “Poorna Chandra” a Prasanthi Nilayam.
05.04.1973 – Inaugurazione dello “Shivam” ad Hyderabad.
26.08.1975 – Baba fa retrocedere lo straripamento del fiume Chitravati per salvare il villaggio di Puttaparthi.
23.11.1975 – 50° Compleanno di Bhagavan: inaugurazione del Sarva Dharma Aikya Stupa; seconda Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva.
28.08.1976 – Inaugurazione dell’Ospedale di medicina generale Sri Sathya Sai a Whitefield.
01.07.1979 – Inaugurazione del College Sri Sathya Sai a Prasanthi Nilayam.
23.11.1980 – 55° Compleanno di Bhagavan. Terza Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva.
1981 – 1990
15.06.1981 – Inaugurazione della Scuole Elementare e Secondaria Superiore “Sri Sathya Sai” a Prasanthi Nilayam.
22.11.1981 – Inaugurazione dell’Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (Deemed University) a Prasanthi Nilayam.
Dicembre 1983 – Rally internazionale Bal Vikas; inaugurazione dello Stadio Sri Sathya Sai Vidyagiri.
26.04.1984 – Inaugurazione del Trayee Brindavan, il nuovo Mandir di Bhagavan a Brindavan, Bangalore.
23.11.1985 – Celebrazione del 60° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba – Quarta Conferenza Mondiale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva.
23.11.1990 – Celebrazione del 65° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba – Quinta Conferenza Mondiale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva.
1991 – 2001
17.11.1991 – Inaugurazione dell’aeroporto Sri Sathya Sai a Prasanthi Nilayam.
22.11.1991 – Inaugurazione dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai (“Super Speciality Hospital”) a Prasanthi Nilayam.
12.07.1995 – Inaugurazione del progetto di approvvigionamento idrico “Sri Sathya Sai Water Supply Project” (prima fase).
18.11.1995 – Inaugurazione del progetto di approvvigionamento idrico “Sri Sathya Sai Water Supply Project” (seconda fase).
23.11.1995 – Celebrazioni per il 70° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Inaugurazione del progetto di approvvigionamento idrico “Sri Sathya Sai Water Supply Project” (terza fase) da parte del Dr. Shankar Dayal Sharma, Presidente dell’India. Sesta Conferenza Mondiale dell’ Organizzazione Sri Sathya Sai Seva.
16.07.1997 – Prima Conferenza Mondiale della Gioventù Sathya Sai.
28.07.1999 – Annuncio della fondazione di altro Super Speciality Hospital (ospedale ad alta specializzazione) Sri Sathya Sai a Whitefield e dell’università di Musica ed Arti dello Spettacolo a Prashanti Nilayam.
18.11.1999 – Seconda Conferenza Mondiale della Gioventù Sathya Sai.
06.10.2000 – Bhagavan annuncia l’avvio del servizio rurale (aiuto a poveri e bisognosi) da parte degli studenti e dello staff dell’Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, con inizio dal 1° Novembre 2000.
01.11.2000 – Inizio del servizio rurale da parte degli studenti e dello staff dell’Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai.
18.11.2000 – Inaugurazione dello Chaithanya Jyothi: un museo sulla vita e le opere di Baghavan che commemora il Suo 75° compleanno.
20.11.2000 – Inaugurazione dell’università della musica Sai Mirpuri a Prasanthi Nilayam.
22.11.2000 – Inaugurazione della nuova stazione ferroviaria a Prasanthi Nilayam.
23.11.2000 – Celebrazione del 75° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba – Settima Conferenza Mondiale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva.
19.01.2001 – Inaugurazione del “Super-Speciality Hospital” (ospedale ad alta specializzazione) a Whitefield (presso Bangalore).
2001 – Terremoto nel Gujarat: Sai Baba ha organizzato l’invio di numerosi automezzi carichi di generi di prima necessità e di personale che ne curasse la consegna.
2002 / 2003 – progetto “Madras”: Sai Baba dichiarava: “Oggi ho preso un’altra decisione. La città di Madras (8 milioni di abitanti) soffre per la grande scarsità di acqua potabile. I ricchi possono acquistare l’acqua portata dalle autocisterne, ma i poveri? Questi devono accontentarsi della pioggia che si raccoglie nei fossi e nelle pozzanghere, mettendo a repentaglio la loro salute. Pertanto, ho deciso di lavorare per portare l’acqua potabile a Madras, per quanto difficile e costoso sia tale obiettivo. Questa mia volontà darà sicuramente il suo frutto.”
Con la collaborazione dello Stato dell’Andra Pradesh, Sai Baba diede il via a questo grande iniziativa, ove 4.000 persone lavorarono duramente giorno e notte per portare l’acqua alla metropoli.
2003 / 2004 – Villaggio di accoglienza per vedove e orfani: realizzazione nell’ Andrapradesh di un villaggio per l’accoglienza di vedove e orfani in genere reietti e rifiutati dalla società indiana.
2005 – Ospedali mobili diffusi in tutta l’India per portare assistenza gratuita a tutti senza distinzione di razza e posizione sociale.
L’11 Settembre 2005, il sindaco di St. Louis, Missouri, USA ha dichiarato che quel giorno sarà sempre dedicato a Sai Baba quale riconoscimento di Sathya Sai Baba e la Sua Opera.
2005 / 2008 – aiuti consistenti di cibo, acqua, assistenza medica per le grandi inondazioni del Tamil, Nadu, Bihar, Orissa. Aiuti poderosi raggiungono aree del globo vittima di terremoti e catastrofi naturali come quello in Indonesia (2004 – 2005 – 2006), le inondazioni di Jakarta (2006), il terremoto a Sumatra (2007) e innumerevoli altre calamità naturali in Asia e nel mondo.
2007 – Primavera: marcia a favore della diffusione dei Valori Umani in ogni ambito sociale in Canada e Australia.
2007 – Luglio: Conferenza Mondiale dei Giovani.
2008 – Luglio: Conferenza mondiale dell’Educazione.
2000 / 2009: Diffusione nel mondo delle esperienze e istituzioni educative Sathya Sai, ispirate alla diffusione e implementazione dei 5 Valori Umani nei programmi educativi, oltre la capillare diffusione degli istituti educativi Sai in tutta l’India , esperienze simili si diffondono in Asia, Nord America, America Latina, Regno Unito e Irlanda, Africa e Medio Oriente, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda, Hong Kong, Mauritius, Paesi Bassi Malesia, Indonesia, kazakhstan, Russia, Danimarca, Spagna.
Agosto 2009 – Conferenza Internazionale del Mondo della Finanza e bancario sull’Etica e i Valori Umani in ambito imprenditoriale.
24 Aprile 2011: Mahasamadhi di Sri Sathya Sai Baba.
Principali obiettivi e Missione di Sai Baba
La Missione di Sai Baba non richiede alcun nuovo culto o religione.
I suoi principali obiettivi sono:
A) Aiutare l’individuo ad essere consapevole della divinità che è insita in lui ed a comportarsi coerentemente con questa verità per raggiungere l’ultima meta, l’unione con Dio. Nell’uomo c’è la Verità. Nell’uomo c’è la Saggezza. Nell’uomo c’è l’Infinito;
B) Riempire d’amore divino la vita di ogni giorno e, mirando alla perfezione, renderlo concreto nella gioia, nell’armonia, nella bellezza, nella grazia, nella nobiltà d’animo e nella felicità che non tramonta mai. Spingere l’uomo a compiere il proprio dovere nei confronti della famiglia, della nazione e di sé stesso.
Incomincia il giorno con Amore. Riempi il giorno con Amore. Trascorri il giorno con Amore. Concludi il giorno con amore. Ecco la via verso Dio;
C) Accertarsi che in ogni relazione umana siano rispettati i principi della Verità, dell’Onestà, dell’Amore, della Pace e della non-violenza.
Il vero valore umano è la purezza con la quale usiamo gli strumenti della Verità, Rettitudine, Pace e Amore. Le parole non fanno i valori umani. Esprimete il vostro pensiero, ma poi mettete in pratica quanto avete pensato e detto;
D) Far sì che ogni uomo venga trasformato in un ricercatore della verità. Far sì che i devoti di ogni credo diventino più sinceri e praticanti in ciascuna loro religione, comprendendone a fondo e appropriatamente il vero spirito.
Come un filo attraversa una serie di brillanti, così il filo dell’amore trapassa e lega insieme tutti gli esseri umani. Il Principio dell’Amore è la più grande forza di coesione che unisce tutte le pratiche spirituali, tutte le religioni, tutte le fedi, tutte le scritture, tutte le filosofie.
Non otterrete la Grazia di Dio con un mero cambiamento di religione. Dovete cambiare nella mente, nel modo di pensare. Non avrete le qualità di Dio limitandovi a cambiare il vestito, ma dovrete cambiare le vostre stesse qualità.Vibhuti
Vibhuti è un termine in lingua sanscrita che significa “cenere” e siccome è riferita a cose sante, essa è “sacra”.
Come nella religione cristiana il simbolo della purezza è rappresentato dall’acqua santa, così nelle religioni orientali, specie nell’induismo, il simbolo della purezza è rappresentato dalla cenere.
La Vibhuti rappresenta l’ultimo stadio dei cinque elementi di cui è composta la creazione, pertanto, non è soggetta ad ulteriore trasformazione: è pura.
L’offerta di Vibhuti è simbolo della prosperità e dello splendore spirituali. E’ un messaggio silenzioso che evoca il distacco dalle cose di questo mondo e la rinuncia: è il primo passo verso la disciplina spirituale.
Bhagavan Sathya Sai Baba materializza la Vibhuti e la dona ai devoti per ricordare loro che solo attraverso la rinuncia, il distacco e la disciplina spirituale, essi possono raggiungere la realizzazione del Sé. Indica inoltre l’illusorietà delle cose materiali perché come è detto nella Bibbia “tu sei polvere e polvere ritornerai”.
La cenere sacra che esce dalla mani di Baba ha enormi poteri curativi in senso materiale e spirituale. La fede in Dio promuove il progresso interiore e con esso la guarigione dai mali sia fisici che spirituali.
Il miracolo, dice Sai Baba, avviene perché si produce fra Lui ed il devoto la corrente spirituale necessaria: i due poli positivo e negativo, vengono a contatto.
La Sua Divinità e la nostra fede accendono la luce che illuminerà tutte le sfere dell’essere umano: materiale, emozionale, spirituale.
La Vibhuti può essere usata in vari modi, secondo lo scopo che si desidera raggiungere: gli indù se la mettono sulla fronte per indicare e richiamare la purificazione della mente. Coloro che sono afflitti da mali fisici la prendono per via orale, con o senza acqua, oppure la mettono direttamente sulle parti del corpo offese.
Chi aspira al progresso spirituale (l’invocazione che, se sincera, è la preferita da Baba), sciolga una presa di Vibhuti in un po’ d’acqua e, prima di ingerirla, menzionando “OM SAI RAM”, porti il bicchiere alla fronte, rimettendo a Dio la sua mente, il suo cuore, la sua vita, perché la Divina Volontà si renda manifesta attraverso pensieri, parole ed opere, chiedendo:
“Oh Signore, rendimi sensibile all’ascolto della Tua Volontà e forte e determinato nel manifestarla”.