Ritrovare il vero centro

Alberto1Cari amici tra poco riprenderemo i nostri settimanali incontri sul territorio nazionale. Visiteremo anche quest’anno molte città, molti centri, molte realtà. Il nostro unico intento è quello di unire le numerose persone che incontriamo a quel lucente filo dorato che risplende nel cuore di molti e che si chiama AMORE. Un filo che ci lega tutti indissolubilmente all’Amore dell’UNO, all’amore del TUTTO.
Questa nuova stagione di incontri è accarezzata dalla nascita, nel gruppo operativo di SaraS, di Alberto, al quale dedichiamo tutto il nostro impegno affinchè possa, questo mondo, cambiare e divenire migliore. Questo augurio è esteso a tutti i nuovi nati che si affacciano alle porte di un pianeta dove la sofferenza ha per troppo tempo stazionato; dobbiamo lavorare tutti insieme affinchè possa nascere un avvenire luminoso e di pace per tutti. I bambini sono il futuro, ed è per questo futuro che dobbiamo continuare a vivere. Eugenio Siragusa amava molto i bambini perchè in loro vedeva incarnata la speranza del cambiamento, scorgeva la realizzazione di un mondo per cui lavorò ma che sapeva di non poter umanamente vivere. Nel quinto anniversario della sua dipartita seguiamo questo principio, e diamo luce a questa speranza!

Ci avviciniamo al grande inizio della più vasta trasformazione che riguarda questa umanità e che abbiamo identificato nella data del 2012. Sarà, l’inizio della trasmutazione, dove ogni essere percepirà grado grado l’essenza della propria divinità.

In molti si stanno preparando a questa data realizzando bunker sotterranei o facendo scorte alimentari e altro, (anche se comunque molte profezie consigliano di prepararsi alla sopravvivenza), atteggiamento che purtroppo si lega a forme sottili di egoismo, di illusione.

Ci stiamo preparando ripulendo le bianche ali dell’amore, adombrate dalle troppe incarnazioni su questo piano materiale, a volte bizzarro ed incomprensibile. Abbiamo dimenticato la nostra natura di angeli, messaggeri di Dio. In questo universo materiale, abbiamo dimenticato il motivo della nostra partecipazione a questo sublime piano evolutivo che nella nostra dimensione si chiama “vita”.

Poimandres, la Coscienza Cosmica riferiva ad Eugenio Siragusa nel 1978.

“…Gli Dei scaturiscono dal Mio seno e gli Angeli dal seno degli Dei. Gli uomini sono Angeli viventi, strumenti della volontà degli Dei, custodi e maestri, insigni coordinatori, costruttori e dittatori della Suprema Legge Creante, edificatori delle strutture universali. La mia volontà è nella volontà degli Dei e la volontà degli Dei è in quella degli Angeli. Gli Angeli viventi (gli uomini) hanno perduto la memoria di questa eterna verità. Io Poimandres l’onnipotente amore che tutto compenetra e tutto lega nell’onniscente saggezza e sapienza cosmica, voglio che gli Angeli viventi riacquistino la memoria che hanno perduto. Io voglio che ritornino ad essere coscienti delle loro vere origini”.

Si, avremmo potuto cambiare veramente il mondo, dando all’universo una impronta diversa, nel corso delle nostre numerose incarnazioni, ma ogni volta che torniamo ci confondiamo in disegni che poi risultano essere scolpiti nell’illusione di una realtà che difatto non esiste.
Siamo stati creati per essere felici, per gioire in un mondo che come un splendido vestito, avrebbe dovuto modellarsi al nostro corpo, soddisfando ogni nostra necessità evolutiva, ma lo abbiamo lacerato, ridotto ad uno straccio oscuro e fuliginoso.  Adesso siamo ad un passo dal Nuovo Tempo, e bisogna far presto.

Siamo costantemente immersi ed assistiti dalla luce dell’amore del Tutto, un tutto che abbiamo chiamato “DIO”, che diciamo di amare, ma non rispettiamo le sue volontà che poi sono solo il nostro benessere fisico e spirituale.

Non sappiamo più essere riconoscenti alla grazia della vita, non rendiamo grazie per tutto ciò che abbiamo e per tutto ciò che la Divina Provvidenza non lesina di farci pervenire. Abbiamo dimenticato che il vicino che abbiamo innanzi è anch’esso una manifestazione di questo Dio che non riusciamo più a comprendere, ascoltare e percepire.

Bisogna far presto e riordinare la nostra esistenza, dobbiamo essere disposti a rinunciare a tutto pur di riportare alla luce la nostra scintilla divina.

“Il vero centro siete voi, vi arde dentro costantemente, ma è offuscato da ciò che credete di essere” – così riferisce in un messaggio l’Arcangelo Michele – “il vero centro è perso nello spazio tempo, può essere dimenticato, messo da parte, ma non può essere distrutto, poiché esso racchiude l’essenza di tutto ciò che è. Quando esso verrà trovato, vi ricorderete di essere gli artefici di tutto ciò che è, e godrete dell’estasi divina perpetua; beata è la vita di chi è sveglio. Sogni ma non sogni, i vostri occhi saranno completamente aperti all’immensità del tutto; le vostre orecchie ascolteranno melodie mai udite, la vostra mano toccherà realtà così vive dove si sentirà la connessione cosmica con ogni cosa, i vostri pensieri non penseranno più; avrete finalmente la mente completamente libera da tutte le sovrastrutture e tutto quello che sarete o farete sarà per voi grandioso”.

Ecco quello che ci aspetta, si sarà così! Proprio come riferisce l’Arcangelo Michele, il rappresentante di Dio nell’universo spirituale.
Dunque, cari amici, vi aspetto ai nostri incontri. Continuiamo a vivere questa luminosa speranza che ci vede costruttori di un mondo di pace, affratellato dall’amore Universale di quel TUTTO che vive e arde in noi. Possa la vita darci la possibilità di mutare in bene tutto ciò che è male. Con questo augurio, con questa speranza desidero ufficialmente aprire il nostro nuovo anno di divulgazione.
Il prossimo giornale è dedicato agli Angeli, alla meravigliosa opera d’amore che svolgono in mezzo a noi, vorrei anticiparvi un meraviglioso messaggio di Michele Arcangelo che dedico al nostro nuovo nato ALBERTO, un piccolo angioletto che in tutti noi di SaraS ha portato gioia e una nuova speranza rinnovando le nostre convinzioni, la fede e gli impegni che abbiamo di fronte alla vita e alla divulgazione delle verità celesti.

“C’è Vita! Io la vedo, c’è vita, non solo in ogni essere vivente, ma in ogni cosa, perché in ogni cosa si avverte la presenza divina. Ho imparato a dare un nome alle cose, non solo per distinguerle le une dalle altre, ma soprattutto per riconoscere le entità che si manifestano in tali sembianze fisiche. Ho imparato a comunicare, a rispettare, a coccolare con amore incondizionato, quell’ amore che è vita. Io vedo me stesso in tutte le cose, e in tutti gli esseri, immersi in tutto ciò che è, sono suddiviso in un numero incalcolabile di frammenti. Per quanto possiamo essere diversi, siamo tutti uno, siamo tutti vita, pura vita, e per quanto vogliamo separarci da essa, non possiamo uscire dal flusso. Possiamo fingere di non farne parte, possiamo fingere di essere altro, possiamo fingere molte cose, ma la verità è sempre e solo una, ed è essa che ha l’ultima parola in capitolo. Senza tale flusso non potremmo nemmeno esistere. E’ da questo pensiero che è nato il mio concetto di rispetto, perché solo quando comprendiamo che siamo tutti un’unica cosa, tutti i risentimenti, le ingiurie, le maldicenze, fatte a nostro sfavore, perdono tutte le loro proprietà distruttive. Facendo del male all’altro è come se lo facessimo a noi stessi. Non esiste un vincitore o un perdente, esiste solo la crescita questa è la parola chiave dove ci conduce la vita; essa ci fa crescere perché è questo il suo disegno divino.
Arcangelo Michele
Auguro a tutti voi il più alto bene dell’Universo.

Giuliano Falciani
11 Settembre 2011

 
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