Ricordando Eugenio Siragusa (2007) – Nicolosi (CT)

Il 27 Agosto 2007 a Nicolosi (CT) si è svolto l’incontro “RICORDANDO EUGENIO SIRAGUSA” per commemorare la sua dipartita avvenuta esattamente un anno prima nello stesso giorno. L’apertura della sala avviene intorno alle 11,30 e presto le persone possono prendere posto, tutti entrano molto compostamente e quasi in silenzio.  Giuliano Falciani, presidente dell’associazione culturale SaraS, prende la parola ringraziando tutti i partecipanti e in special modo la famiglia Siragusa che ci onora della sua presenza.  Dopo avere spiegato come si svolgerà il programma della giornata, presenta gli ospiti che si susseguiranno sul palco per farci conoscere la loro personale testimonianza di un vita vissuta accanto ad  Eugenio Siragusa.
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Il primo ospite è il Dott. Orazio Valenti, geologo, vulcanologo, ricercatore indipendente, accompagnatore e biografo personale dell’opera del Siragusa. La sua testimonianza è carica di emozioni, meraviglia e gioia, Orazio è consapevole di donare preziose e straordinarie esperienze; con gioia ricorda che gran parte della sua vita è stata dedicata completamente allo studio e alle rivelazioni  del grande contattato.
 
L’opera, che si tradusse nel Centro Studi Fratellanza Cosmica, coinvolgeva ed impegnava tutti, Orazio racconta di come Eugenio trasmise loro conoscenze Cosmogoniche  completamente nuove, per cui tutti i concetti e preconcetti conosciuti presto apparvero vecchi e superati. Lo stesso nostro orgoglioso pianeta, apparve collocato diversamente, ed oggetto di attenzioni particolari da parte di esseri che ci visitavano da sempre.  Eugenio, per bocca dei nostri fratelli dello spazio, preoccupati delle sorti di questa cellula macrocosmica,  faceva accorato appello ai potenti della Terra per prendere coscienza, ad aiutare e non più violentare questa nostra Madre generosa. Dopo questa sua presentazione e breve preambolo, passiamo a proporvi alcuni interessanti passaggi della sua esposizione: “Prima di parlarvi del lavoro di Eugenio come messaggero, è bene conoscere il panorama  planetario e universale del contesto extraterrestre.  Gli extraterrestri in realtà sono i servitori del Padre e  messaggeri di una volontà superiore servita tramite una Confederazione Interplanetaria operante sul nostro pianeta ma non solo.  Gli esseri di altri mondi provenienti dallo spazio, agli ordini dei coordinatori solari, gli Elohim, strumenti a loro volta della Volontà del Padre, che dirige il tutto, 50 anni fa hanno deciso che l’umanità sarebbe stata pronta per comprendere la rivelazione di queste conoscenze, e non solo dal punto di vista tecnologico ma soprattutto da quello dell’apertura delle coscienze.  Cominciò così il loro lavoro sia con manifestazioni fisiche visive, (avvistamenti, ….) che con incontri diretti,  personali, essi cercarono di contattare anche alcuni capi di stato, esponenti militari e scienziati che hanno anche incontrato fisicamente.
Un importate incontro, avvenne  con  l’ex Presidente degli Stati Uniti, Eisenhower, al quale fu detto “ Noi vorremmo fare una riunione con i vari capi di stato per potervi aiutare a comprendere una Nuova Coscienza, verso la quale si deve sviluppare l’Umanità terrestre”.2
Purtroppo l’uomo non ha voluto accettare l’offerta di questi meravigliosi esseri, che consisteva, in gran parte, alla concessione all’umanità di cinquanta anni di tempo per rimettere le cose al loro giusto posto. A sostegno si sono serviti, oltre che degli spettacolari avvistamenti delle loro astronavi (U.F.O.),  ad incontri diretti fisici con individui accuratamente selezionati che noi abbiamo chiamato “contattati”.  Seguendo questa metodologia, uno dei personaggi scelti è stato proprio Eugenio Siragusa, egli aveva un programma ben definito, che accettò con obbedienza e umiltà, operando con integrità morale e di spirito fino alla fine della sua missione.  Eugenio con la sua opera lavorò assiduamente per un risveglio interiore dell’uomo affinché la Luce dello Spirito potesse governare l’operosità dell’anima e del corpo. Il pubblico è molto attento, una così eccezionale quantità di nozioni, di concetti, è per tutti un’inebriante fonte di conoscenza. Anche noi ricordiamo con quanto amore Eugenio spronava chi lo ascoltava ad essere ligio nell’osservare le Leggi Divine, a riscoprire o cercare le Verità contenute in ogni messaggio che ci ha lasciato, e quanto senso di responsabilità lasciava nel nostro intimo, le autorealizzazioni, le prese di coscienza, in quei momenti alla sua presenza realizzavamo che non avremmo più potuto vivere nell’oblio.3
Il secondo ospite è il Dottor Costantino Paglialunga, chimico, ricercatore indipendente, collaboratore prezioso di Eugenio Siragusa. Inizia l’intervento  raccontando le varie esperienze vissute seguendo l’opera di Eugenio, ad un certo punto durante la sua relazione  Costantino prova una forte emozione tale da coinvolgere tutto il pubblico, che condividendo tale sentimento gli rivolge un caloroso applauso.4
 
Terminati gli interventi dei primi due ospiti della mattina, viene proiettato il primo dei molti filmati in programma “Approfondimenti sul contesto storico”, attraverso questo documento  l’opera cinquantennale di Eugenio emerge con ulteriori dettagli e ancora di più i presenti comprendono il segno indelebile che il suo sacrificio ha lasciato in chi ha voluto ascoltare la sua voce. La sua decisione e la sua instancabile perseveranza nel diffondere le rivelazioni e le conoscenze ricevute dal fratelli extraplanetari rimangono scolpite nel cuore di ogni essere umano che ha realizzato che la Verità rende liberi ma liberi davvero!  Questo filmato ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, della sua missione e dei suoi innumerevoli viaggi e attraverso l’uso di documenti originali mai proposti prima d’ora. Ancora una volta, attraverso questo film, il suo messaggio può raggiungere lo spirito di tutti coloro che aspirano alla conoscenza necessaria dei reali valori universali.  Inizia la proiezione, in sala è sceso il silenzio più totale, mentre la voce decisa, ma carica d’amore di Eugenio entra in ogni spirito, e in tutti i cuori lasciando una grandissima emozione.5
 
Finisce la prima parte dell’incontro e viene dato appuntamento alle ore 15 dopo la pausa pranzo; lasciamo dunque la sala con il desiderio di non perdere la magia dei momenti appena trascorsi, sicuramente il meglio deve ancora arrivare. Lungo i corridoi dell’albergo, le persone commentano ciò che hanno visto ed udito, siamo certi che alla fine di questa giornata, ognuno di noi avrà il desiderio di cambiare qualcosa nella propria vita. Alle 15 la sala è gremita e viene dato inizio alla seconda parte di questo incontro. Dopo poche parole introduttive, ma sempre molto profonde e coinvolgenti di Giuliano Falciani, viene proiettato il filmato” EUGENIO SIRAGUSA, le Vite  Parallele e le Profezie di  Rasputin “ che descrive le numerose vite vissute dallo spirito immortale che lo ha compenetrato, a partire da BARAT in Atlantide, ERMETE TRISMEGISTO, nell’antico Egitto, GIOVANNI  l’Apostolo, GIORDANO BRUNO, CAGLIOSTRO,  RASPUTIN, ed infine “il Rinato”, Eugenio SIRAGUSA per cinquant’anni ambasciatore degli Esseri Cosmici.6
 
Ognuno di questi personaggi è vissuto in un tempo e luogo diversi, ma questi esseri personificati dal Genio Sublime della Forza Creante, si succedono nei secoli della storia terrestre, portando attraverso il tempo, un messaggio di Giustizia ed Amore, pagando spesso con la vita, ma essi sanno che i loro spiriti, sono e rimangono immortali e che la loro patria è il cielo di tutti gli Universi. E’ doveroso fare un piccolo cenno alle profezie di Rasputin che profetizzò del flagello dell’AIDS, la bomba atomica e l’era nucleare, l’avvento di molte malattie, il  commercio di organi e gli esperimenti genetici, la nascita di bambini senz’anima, l’inquinamento totale del pianeta, le crisi economiche per le risorse energetiche di acqua e petrolio. Le parole di  Eugenio a tale proposito sono durissime perché cariche di sincera preoccupazione: “Ravvedetevi! Ravvedetevi! Se continuerete così, dell’uomo, su questo pianeta, non rimarrà neanche memoria”.7
 
Ci avviciniamo sempre più alla fine di questa straordinaria giornata, le persone in sala sono aumentate, e con loro anche l’emozione che ci avvolge nell’ascoltare la sua voce che scuote i nostri spiriti, nel filmato “La presenza della Madre Celeste nella Missione di Eugenio”. Quanta sofferenza abbiamo provocato allo spirito della nostra Madre Terra, questo dolore ci è stato appalesato anche attraverso le lacrimazioni delle statue a lei dedicate, un dolore per questa umanità ormai sorda ai suoi richiami d’amore. Essa è la più genuina portatrice dell’Amore più grande di tutti gli Amori, e Eugenio parla di Lei con il cuore colmo di grande emozione e riconoscenza per essergli stata sempre vicino per tutta la durata della sua missione. A questo punto il Dottor Costantino Paglialunga interviene con l’Eco dell’Opera di Eugenio nel Mondo. Quanti viaggi in tutto il mondo, quante persone hanno potuto conoscere ad ascoltare un messaggio di rivelazione e di verità in grado, se accettato, di cambiare completamente la visione di tutte le cose.8
 
Quanta determinazione nella sua voce e quanta integrità nel portare avanti la sua missione, senza mai cedere alla stanchezza, agli attacchi, alle derisioni, alle provocazioni di chi solo riuscì ad accrescere il suo desiderio di servire l’opera celeste a lui affidata. Cosa sarà rimasto in ognuno di noi e in tutte le persone che lo hanno conosciuto? Abbiamo provato ad aprire le nostre coscienze e adesso che non abbiamo più la presenza fisica di Eugenio, a seguirci e correggerci, dobbiamo mettere in pratica i suoi insegnamenti e lui ci seguirà ancora con il suo spirito più di prima. Adesso spetta a noi il compito di realizzare, e vivere quanto lui ci ha donato. Un’altra meravigliosa presenza sul palco dei relatori è quella di Giuliana Mourino che si appresta a parlare al pubblico, sempre più emozionato e partecipe, per raccontarci la sua  testimonianza: “Vivere accanto ad Eugenio è stato bellissimo e nello stesso tempo non molto facile. Uomo dal carattere forte e determinato, ma mai dispotico, egli ci lasciava liberi di decidere della nostra vita, mettendo sempre in primo piano i rischi che si potevano correre se non venivano seguite le leggi universali, insegnateci dai nostri fratelli dello spazio. Le conseguenze delle nostre azioni sono sempre determinate dalla legge di “causa-effetto”.9
 
Giuliana ci racconta alcune esperienze che arricchiscono ancor più la persona di Eugenio: “i suoi insegnamenti ci maturavano e prendevamo coscienza di quello che avremmo dovuto mettere in pratica: seguire l’unica legge l’AMORE ed amare il prossimo nostro come noi stessi”. Il programma scorre verso la parte finale, il silenzio in sala è rigoroso, e solo gli applausi spontanei che accompagnano gli interventi ci danno il senso della condivisione che stiamo vivendo. Ci sentiamo consapevoli che stasera nei nostri cuori è cambiato qualcosa, domani forse saremo più pronti a rispondere all’appello che un giorno il Cielo ha fatto a noi attraverso Eugenio. Le luci si abbassano e viene proiettato il filmato “Eugenio: L’amico dell’UOMO”. Anche questo filmato descrive quanto Eugenio fosse preoccupato per la sorte di questo enzima-uomo che può, se lo vuole, rendere questa meravigliosa macrocellula, l’armoniosa espressione della potenza creativa divina.10
 

Ci avviamo alla conclusione dell’incontro, nei volti di quanti sono presenti, è evidente la soddisfazione, le moltissime ore trascorse, anche nel disagio della calura, non hanno deluso gli animi di coloro che sono giunti da lontano fin qui.  Una grandissima emozione scuote lo spirito di ognuno quando nell’ultimo, breve filmato la voce di Eugenio lancia il suo messaggio di Amore e di Pace. Ora, a noi la capacità di trasformare il suo lavoro in opere concrete e far sì che le sue parole fruttino nel modo in cui vorrebbe il Cielo. Il messaggio che ci ha lasciato vuol far prendere coscienza a tutti gli uomini della loro potenza divina, e un augurio per tutti affinché possano superare questo tempo così difficile. Lasciando la sala gli sguardi si incontrano tra le lacrime e la commozione e nella mente un proposito si fa strada: non facciamoci prendere dalla quotidianità, e manteniamo più a lungo possibile questa emozione, facendo tesoro delle ultime parole di Eugenio: “DATE A QUANTI POTETE IL VOSTRO RESPIRO D’AMORE”.

A cura di Gigliola Vitiello, Massimo Garzelli e Gianni Barnaba