Messaggio dal pianeta Marte



Da MASAR a SARAS

“Figli della Terra: ascoltate! L’oasi di pace del nostro pianeta è stata turbata da ordigni di primitiva fattezza. La vostra incosciente e deleteria opera distruttiva sta estendendo pericolosamente il suo raggio di influenza verso le superfici esterne della vostra atmosfera.
Più volte abbiamo avuto modo di constatare quale perversa qualità di morte siano in grado di apportare i mostruosi ordigni che edificate nei vostri laboratori. Attualmente i vostri valori scientifico astronomici, non sono, come qualità conoscitiva, che rudimentali strutture di indagine, sui temi verso i quali ancora non sapete procedere. Avete impostato l’indagine dello spazio esterno, sulle stesse inefficienti strutture mentali, lungo le quali, fate correre le indagini del vostro spazio interno.
Procedete sulla linea esasperata ed esasperante di una continua, nevrotica azione di quantizzazione, e di assurda relativizzazione di ciò che giunge a vostra conoscenza.
Siete continuamente tesi nel primordiale concetto che perennemente vi spinge a rapportare al vostro livello, ciò che alita nelle superiori dimensioni della vita, dello spazio e dell’energia, siete nell’affannosa e quasi isterica ricerca di una vita organica, la dove le strutture organiche e genetiche, gia hanno raggiunto quel livello di velocità vibratoria, dinamico organica, che più non le rende ne organiche ne genetiche, bensì cosmodinamiche ed orbitanti sul piano genetico planetario di una strutturazione dimensionale diversa dalla vostra.
Sappiate, figli della scienza terrestre, che le strutture vitali del nostro popolo, hanno cessato di essere geneticamente tridimensionali, gia da quel lontano tempo, in cui la totale distruzione del pianeta Mallona, pianeta orbitante tra Marte e Giove, distrutto da una serie di conflagrazioni nucleari, prodotte dall’incoscienza di quel popolo, determinò la necessità della repentina costruzione delle lune artificiali, che ancora oggi orbitano attorno alla massa del nostro mondo e che la vostra scienza a denominato Phobos e Deimos.
Il popolo di Marte in quel tempo, duramente provato da una catastrofe che determinò la scomparsa di un terzo della sua civiltà, subì il trapasso vitale ed evolutivo che ogni pianeta, nel tempo del suo calvario, deve geneticamente superare.
Mentre milioni e milioni di nostri fratelli, perivano per le conseguenze che l’esplosione del pianeta vicino aveva provocato, la coscienza vitale del nostro mondo, programmava la rigenerazione della razza e il conseguente salto qualitativo che quella dura selezione aveva permesso.
L’esplosione fisica del pianeta Mallona, di cui le prime colonie terrestri non sono che un residuo in cerca di una patria, provocò la grande catastrofe, che nella nostra storia è ricordata come “Origine”, del tipo attuale di evoluzione che stiamo conducendo.
Uno dei tre continenti sui quali in quell’epoca erano stabiliti i nostri padri, subì la quasi distruzione, a causa dei meteoriti giunti dallo spazio e degli scompensi magneto-sferici provocati nell’anello vitale del geoide. L’olocausto diabolico di una Cellula del Cosmo, distrutta dall’incoscienza e dalla malvagità, fu così per noi, in virtù del supremo equilibrio della legge che ancora veneriamo, un mezzo di dolore e quindi di purificazione e di ascesa evolutiva.
La selezione colpì gli elementi non adeguati al nuovo ritmo e poté così realizzarsi la nascita di una elite che determinò la nuova vita della razza in una nuova dimensione evolutiva.
Furono cosi edificate le lune artificiali che voi ben conoscete e sull’onda portante dei loro circuiti vibratori d’influenzamento, l’intera massa vitale del pianeta, fu riequilibrata su di un piano evolutivo più elevato.
Il potere delle lune è analogo a quello che sulla vostra Terra è esercitato da complessi cosmorigeneratori posti sotto la grande piramide d’Egitto. Nel tempo, l’equilibrio cosmo-gravitazionale si è ristabilito permettendo la lenta e progressiva trasformazione della vita in una dimensione superiore.
Da quel tempo il livello vibratorio delle nostre strutture vitali aumentò il suo ritmo, fino ad evolvere la nostra materia sul piano di una realtà a voi e al vostro spettro visivo, invisibile e intangibile. Ma non per questo meno vitale.
In seguito i Maestri solari del nostro mondo attivarono al massimo le potenze di Deimos permettendo la trasmutazione genetico-spirituale della nostra razza, così i nostri corpi fisici lentamente iniziarono a rendere meno grossolana la propria materialità. Oggi ogni struttura atomica del nostro mondo vive nel perfetto equilibrio tra materia, energia e spirito.
Non meravigliatevi dunque, fratelli della Terra, di non trovare che polvere e “residui morenti” sulla superficie della terza dimensione di Marte, nella quale la nostra vita non si svolge più da millenni.
È un amaro destino, fratelli nostri, che proprio voi, voi, i lontani eredi del popolo omicida che distrusse il proprio abitacolo e provocò la violenta purificazione del nostro, ritorniate sui vostri passi, e nel lento riavvicinamento al circuito magnetico della zona limite da cui fuggiste, e verso la quale il vostro karma vi sta riconducendo, ovvero la zona degli asteroidi, vi posiate sul nostro mondo all’ottusa ricerca di ciò che avete distrutto!
Ricordate quindi, o ricercatori della Terra, che ciò che voi state fotografando, scrutando e calpestando, non è che l’ombra della reale vita del nostro mondo, e le tracce da voi rivelate di primitive forme di vitalità organica, dimostrano la sussistenza di un antico processo vitale fisico, che ancora sta seguendo il lento processo di assorbimento dimensionale,  verso il reale piano di un attuale manifestazione della vita.
Infatti, al tempo della grande mutazione, l’ombra vitale della struttura fisica del nostro pianeta rimase sul piano della terza dimensione, onde mantenere un ponte dimensionale, con l’aspetto fisico denso del sistema solare.
Orientate dunque, scienziati della Terra, la vostra attenzione speculativa su queste tracce vitali, e vi accorgerete di avere inutilmente violato una pace che non vi appartiene.
Fate vostra questa pace, fate vostra la potenza vitale dello spirito, e nulla più impedirà al nostro e al vostro popolo di incontrarsi e di amarsi in un unico vertice di esistenza.
Enormi e risplendenti città, paesaggi degni dei vostri sogni, e montagne, valli, fiumi e mari di limpido cristallo estendono il proprio fulgore sulla superficie della nostra Patria… ma i vostri occhi di polvere non scorgeranno che polvere! Le vostre mani di fango non stringeranno che fango! I vostri cuori di pietra non palpiteranno della gioia e della vita di un regno che da soli dovrete conquistarvi.
Noi non possiamo mostrare le meraviglie del nostro mondo a coloro che non hanno saputo rendere prosperità, pace ed armonia al proprio mondo. Sappiate mutarvi in diamante, ed una pioggia di luce investirà i vostri occhi stupefatti, mentre dalle oscurità dei monti deserti, sorgeranno le luminose aurore della nostra civiltà, che diverrà anche la vostra.
Non più quindi “cuori di pietra” ma lucenti pensieri di cristallo inviate ad un Cosmo di gloria che altrimenti non vi apparterrà mai.  Innalzate la vostra evoluzione, fratelli della Terra, e dai supremi lidi della gloria solenne degli spazi, sorgerà anche per voi l’Eco radiosa della vera Civiltà. Quella stessa che siete venuti a cercare sul nostro suolo, e che dovreste invece realizzare sul suolo del vostro pianeta.
Allora, dai rossi deserti di Masar, vedrete innalzarsi il maestoso tempio del nostro millenario impero”.
Messaggio dal pianeta Marte tramite il contattato Eugenio Siragusa