L’asse terrestre si è spostato di 12 centimetri

Earth-Erde213 Gennaio 2010 – Forte terremoto ad Haiti, l’epicentro a 15 km dalla capitale Port-au-Prince. L’anno nuovo, come già da un po’ accade, è iniziato con un tremendo disastro. La terra ha tremato quattro volte sconvolgendo il paese più povero dell’intero continente americano e la capitale che ha circa 2 milioni di abitanti. Scosse terribili seguite da un susseguirsi di crolli fra terrore e disperazione.
Erano le 16.53 locali (le 22.53 in Italia) quando la terra ha tremato per la prima volta: ed è stata una botta devastante, 7.0 della scala Richter secondo i dati forniti in diretta dal servizio geofisico statunitense Usgs. E’ durata un lunghissimo, interminabile minuto.
Sette minuti dopo, un’altra scossa da 5.9 di magnitudo. Altri 12 minuti ed ecco la terza, da 5.5. E dopo un’ora la terra ha tremato di nuovo: 5.1. Poi ci sono altre altre scosse: in tutto nove nel giro di tre ore. Il centro statunitense di monitoraggio degli tsunami ha lanciato un’allerta per tutti i paesi Caraibi, da Cuba alle Bahamas che sta gradualmente rientrando. L’ipocentro delle quattro scosse è stato ad appena 10 chilometri di profondità. Ravvicinati gli epicentri, tutti in terraferma e nelle vicinanze della capitale: a 15 km a sud-ovest la prima, a 25 km a ovest-sud-ovest la seconda e la terza, a 30 km. a sud ovest la quarta.
Migliaia di morti, migliaia di senza tetto, migliaia… migliaia, ormai non si contano più le vittime, la cronaca annuncia ”migliaia”. Ogni volta che accade un evento sismico, un alluvione, uno tsunami, sono migliaia le vittime.
Poco più di un mese dopo un terremoto di magnitudo 8,8 è stato registrato in Cile, con epicentro vicino a Concepcion. Il fortissimo sisma ha fatto tremare gli edifici e causato blackout a Santiago. Anche la capitale è stata colpita da una forte scossa e sull’isola di Juan Fernandez si sono abbattute onde alte 40 metri. Mentre prosegue lo sciame sismico (finora 47 le scosse) il bilancio ufficiale parla di 214 morti. Evacuata l’isola di Pasqua. Rischio tsunami alle Hawaii.
Secondo le stime dell’ente spaziale americano NASA il sisma in Cile avrebbe causato lo spostamento dell’asse terrestre di 8 – 12 centimetri, proprio come riferisce il seguente articolo dell’agenzia ANSA.

ROMA – Il terremoto di magnitudo 8,8 che due giorni fa ha scosso il Cile e’ stato meno intenso di quello di magnitudo 9,1 che nel 2004 ha colpito Sumatra, ma potrebbe aver provocato uno spostamento dell’asse terrestre maggiore. Se il terremoto di Sumatra aveva provocato uno spostamento di circa 6 centimetri, le prime stime sul terremoto del Cile indicano uno spostamento che varia dagli 8 centimetri ipotizzati dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa ai 12 che emergono dai modelli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Di conseguenza le giornate sono diventate piu’ corte, anche se in modo impercettibile. L’inclinazione dell’asse terrestre e’ infatti, insieme alla rotazione terrestre, il fattore che determina la durata del giorno solare. Quelli generati dal terremoto cileno cosi’ come dal terremoto di Sumatra sono cambiamenti minimi e impossibili da percepire. Ad esempio, secondo il Jpl dopo il terremoto in Cile le giornate saranno piu’ corte di 1,26 milionesimi di secondo.
Dopo il terremoto di Sumatra si erano accorciate di 6,8 milionesimi di secondo. ”Ci si aspetta di misurare effettivamente un movimento di qualche centimetro nell’inclinazione dell’asse terrestre, ma gli effetti sono comunque molto piccoli, con variazioni della durata del giorno di milionesimi di secondo”, ha detto Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a Matera. E’ qui che si sta lavorando in queste ore per raccogliere i dati dalle reti mondiali di geodesia per avere la misura reale dello spostamento. I sismologi, ha osservato il presidente dell’Ingv, Enzo Boschi, hanno calcolato che il terremoto in Cile ha spostato una massa lunga circa 500 chilometri, larga 200 e dallo spessore di 10 chilometri.
Lo spostamento di una massa di materia cosi’ grande ha variato l’equilibrio del pianeta e ha imposto un cambiamento, seppur minimo, nell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’orbita. Se l’inclinazione dell’asse varia, questo cambiamento si ripercuote sulla rotazione della Terra. Di conseguenza il terremoto ha avuto un effetto su tutti e due i fattori dai quali dipende la durata del giorno.
Dunque stiamo andando verso l’inversione dei poli? Molte profezie e antiche leggende accennano a questa possibilità, evento che si sarebbe manifestato già altre volte nell’arco della storia umana. Gli studiosi della terra, i geologi, hanno riscontrato che i mutamenti del clima hanno quasi sempre coinciso con grandi cambiamenti avvenuti nel campo magnetico terrestre. Alcune ipotesi avanzano l’idea che l’estinzione di intere specie viventi si siano verificate più volte nel passato e che abbiano avuto relazione con i movimenti di crescita e rivoluzione del pianeta. Sappiamo che un rovesciamento improvviso dei poli causerebbe forti terremoti, invasioni degli oceani, innalzamento di terre e sprofondamento di intere nazioni. Se l’asse della Terra dovesse ribaltarsi completamente tutto non sarebbe come oggi è. Gli studiosi fanno notare che questo potrebbe essere già accaduto in passato dato che i grandi depositi di carbone in Inghilterra dovevano essere situati in regioni tropicali con grandi foreste e paludi. Anche vaste aree del Nord America erano ricoperte da foreste pluviali, e l’Australia occidentale e l’Africa meridionale dovevano essere sepolte dai ghiacci. Tutto si lega alla teoria della deriva dei continenti. Secondo questa teoria si potrebbe spiegare anche il ritrovamento dei Mammut nella gelida Siberia, infatti quella regione aveva un clima tropicale dove i Mammut vivevano indisturbati. Il ghiaccio arrivò rapidamente al punto di intrappolare nella sua morsa tutto ciò che viveva nella calda regione. Sono stati trovati animali conservati intatti per decine di migliaia di anni, un esemplare venne ritrovato con dei fiori nello stomaco non ancora digeriti.

“La Terra con l’avvicinarsi di qualche corpo celeste, o l’influsso combinato di diversi campi gravitazionali, può invertire il suo asse terrestre, un geofisico, Peter Warlow, ha analizzato le narrazioni mitiche in cerca di prove per la sua teoria. Secondo lui, gli antichi Egizi hanno registrato quattro diversi ribaltamenti, in seguito ai quali il sole è apparso mutare la direzione del suo corso nei cieli. I più recenti si sarebbero verificati nel 700 a.C., e prima ancora nel 1500 a.C.
Quest’ultimo evento corrisponderebbe alla data dell’estinzione della civiltà minoica a Creta, secondo Immanuel Velikovsky.
Le prove delle inversioni totali di polarità derivano dall’esame di rocce fuse, raffreddatesi in diversi periodi geologici. Ogni volta che una roccia fusa si solidifica, conserva un debolissimo campo magnetico, indotto dal campo gravitazionale terrestre. La lava eruttata dai vulcani attivi, ed anche oggetti fabbricati dall’uomo, presentano lo stesso fenomeno. Persino i focolari, sottoposti ripetutamente a riscaldamento e raffreddamento, rivelano il campo magnetico, appena misurabile.
Sono state condotte ricerche su antichi focolari degli aborigeni australiani e su focolari dell’Inghilterra pre-romana, per verificare la polarità di questi campi magnetici. I geologi hanno inoltre rinvenuto nei fondali oceanici strati di rocce laviche solidificatesi in epoche differenti.
“Leggendo” tutti questi campi magnetici, si è scoperto che il campo magnetico terrestre ha subito in passato non meno di 20 inversioni di polarità. L’ultima in ordine di tempo è durata almeno 2000 anni. Peraltro, anche in brevi periodi della storia recente, i poli magnetici hanno mostrato una certa tendenza a “peregrinare”. All’inizio del XVII secolo, l’ago della bussola puntava a circa 11 gradi a est del polo nord geografico. Nel 1643 la deviazione era di quattro gradi a est, e nel 1650 per un breve periodo i poli magnetici e geografici coincisero.
(tratto dal periodico”I Misteri” )

Studi e ricerche dimostrano che qualcosa di grande sta accadendo al nostro pianeta, ormai non si contano più i movimenti della Terra, i movimenti dell’aria, i movimenti dell’acqua e i movimenti del fuoco. Nell’Apocalisse di Giovanni si parla dei quattro cavalieri che avrebbero il compito di ristabilire l’ordine ormai perso a causa di una umanità dedita all’egoismo, alla distruzione e alla morte. Questi quattro cavalieri sono il Fuoco, l’Acqua, la Terra e l’Aria, gli elementi primordiali dai quali dipende la vita dell’intero pianeta, uomo compreso. Sono questi gli angeli purificatori? Considerando che ogni elemento è sostenuto da un Deva della natura, è possibile che gli angeli della purificazione siano proprio loro.
In molte profezie sentiamo parlare di “grande tribolazione” un tempo molto difficile che l’umanità dovrà superare prima dell’avverarsi del “nuovo cielo e della nuova terra”. Questa grande tribolazione dovrebbe essere vissuta dall’umanità e i superstiti saranno gli abitatori del nuovo paradiso terrestre. Bisogna riflettere un po’ su quanto ci è stato da tempo consegnato attraverso le profezie. Quasi tutte si riferiscono ai grandi cambiamenti del pianeta e dell’umanità, e in questo tempo di incredibile trasformazione non posso che riconsiderare una importante profezia da sempre censurata, quella di Fatima.
La Madonna appare a tre pastorelli in Portogallo, in particolare a Lucia Dos Santos, confida alcune informazioni che dovevano essere divulgate negli anni sessanta, ma che puntualmente sono state nascoste. In queste rivelazioni la Celeste Signora parla di quello che sarebbe potuto accadere all’umanità se non avesse invertito la sua rotta. Tutto il messaggio è importante, ma se ci soffermiamo su alcune affermazioni forse riusciamo a trovare alcune spiegazioni.
Nella versione diplomatica del terzo messaggio di Fatima (pubblicato anche sul nostro sito), diffusa in occasione della crisi di Cuba nel 1962, da Papa Giovanni XXIII si legge: “…i vivi invidieranno i morti…” cosa dovrebbero invidiare i vivi ai morti? Forse la morte? Allora la “grande tribolazione” chi la dovrebbe vivere? Forse coloro che più di altri hanno contribuito al diffondersi dell’odio, dell’ingiustizia, della prevaricazione, dell’egoismo? Sembra che tutti quelli che più vivono nel benessere non siano colpiti dagli eventi climatici, dove è la “giustizia divina” se sono sempre i più poveri a subire le frustate della natura? Invidiare la morte significa non voler assistere a certi eventi dolorosissimi? In un altro passo del messaggio si legge: “…i buoni periranno assieme ai cattivi, i regnanti con i loro popoli, i principi della chiesa con i loro fedeli…”. Anche queste affermazioni sono molto importanti da approfondire e da interiorizzare. Ci sono molti buoni che non fanno nulla di male ma neppure nulla di bene… ci sono molti che seguono le vicende umane senza prendere una posizione concreta, senza schierarsi dalla parte della vita con opere concrete, sono buoni solo a parole, ma di fatto nulla o poco fanno per cambiare qualcosa. Sempre secondo il messaggio della Vergine, non basta essere legati a qualche religione o fede o politica per godere della salvezza, bisogna partecipare al cambiamento con il cuore e con la mente ma soprattutto con azioni concrete.
E’ chiaro che siamo chiamati a vivere eventi di portata eccezionale, eventi che cambieranno il volto del nostro pianeta. Forse non possiamo nulla per fermare la necessaria trasformazione della Terra, un essere vivente che ha deciso, malgrado noi, di crescere e di avvicinarsi ad un livello superiore di vibrazione, ma se guardiamo dentro di noi, possiamo cambiare un universo, il nostro universo!
Alla fine, ciò che la Mente Suprema ha decretato accadrà, a noi rimarrà solo il risultato delle nostre scelte. I necessari cambiamenti e le inderogabili trasformazioni planetarie seguiranno una logica perfetta, rispettando gli equilibri dinamici ed energetici di questo grande organismo che chiamiamo Universo.

“Dovete seriamente impegnarvi a conoscere meglio e più a fondo il globo che abitate. Il pianeta Terra, come vi abbiamo già detto, vive e, come tutte le cose create, subisce le sollecitazioni di una legge cosmica che, a differenza degli uomini, non può ignorare né può modificare. Inoltre, è vero che nella natura di questo globo è insito uno stimolo di autodifesa, capace, per gli elementi di cui può disporre, di modificare le frequenze negative scaturenti da ciò che prolifera sulla sua pelle o sugli organi che collaborano per mantenere intatti i suoi equilibri e la sua stabilità funzionale.
Fino a quando non vi renderete conto di questi superiori valori che investono le vostre intelligenze e le vostre coscienze, sarete inevitabilmente staccionati perché incapaci di agevolare il suo naturale processo evolutivo cosmico.
Se amate così come deve essere amata la “stanza” che abitate, e se le vostre opere offriranno le meritate attenzioni a “questa madre” generosa e fecondatrice di vita, di bellezza e di provvidenziale ricchezza, allora molte cose cambierebbero e l’illuminazione necessaria non vi verrebbe negata”. Così riferiva lo scienziato extraterrestre Hoara ad Eugenio Siragusa il 1 dicembre del 1980.

La morte non esiste, siamo in continua trasformazione e per raggiungere la “perfezione” abbiamo bisogno di sperimentare e cambiare ogni volta lo strumento (corpo) per continuare a crescere all’infinito:

“La sperimentazione della conoscenza è una forzata esigenza dello spirito, incarnato in una dimensione atta ad una determinata esperienza o ad una particolare missione operativa. Conoscere se stessi significa anche conoscere il tutto perché in realtà, la complessa struttura del Macro-Essere è riflessa nell’Uomo, e non soltanto nell’uomo.
La vita o la morte altro non sono che due diversi aspetti di un’unica realtà, sempre presente. E’ quest’unica realtà che gode dell’immortalità, che rimane integra, indistruttibile anche se apparentemente non sembra così.
Scrutare attentamente se stessi vuol dire scrutare l’immensamente grande per poter così penetrare nei segreti nascosti all’intelligenza pigra, incapace di auto illuminarsi, di auto realizzarsi ed essere l’uno con il tutto, il piccolo con il grande, una goccia d’acqua con l’oceano, un granello di sabbia con il deserto.
Solo attraverso questo valido impegno si possono mutare le cause e gli effetti che rendono l’uomo privo di sofferenza e di disquilibri psicofisici. La legge evolutiva di ogni specie incarnata nella dimensione fisica sensoriale, traina con programmazioni ben definite il destino di ognuno di voi verso una meta sempre più alta e cosciente”.
Così riferiva l’extraterrestre Hoara ad Eugenio Siragusa il 12 Marzo del 1980.

Dunque non dobbiamo tardare ancora a scrutare la nostra più profonda natura, questo ci eviterà di subire gli effetti delle cause che nascono da noi per l’inevitabile legge di “causa-effetto”.
Gli eventi che vivremo sono strettamente legati alla grande trasformazione dove noi stessi abbiamo partecipazione.
Siamo particelle del tutto e in quanto tali partecipiamo all’evoluzione e alla trasformazione del tutto, così se il nostro pianeta subirà epocali trasformazioni, noi dovremo viverle coscienti che poi alla fine sarà il tempo della gioia per tutti.

Giuliano Falciani
3 Marzo 2010

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