La prossima Esistenza
Il processo delle reincarnazioni non è eterno e si interromperà nel momento in cui non ne avremo più bisogno. La vita è una potente scuola in quanto si impara da ogni cosa e come nelle scuole terrene possono esserci alunni indisciplinati che disturbano gli altri, che non prestano attenzione agli insegnamenti e alla fine non vengo promossi e devono ripetere la stessa classe. Ugualmente, nella scuola della vita vi sono uomini indisciplinati che non riescono a superare la scuola della vita e quindi devono ritornare. La vita ci offre continui ed infiniti insegnamenti indipendentemente dal fatto che essi vengano raccolti oppure no. Non vivendo certi insegnamenti ci costringe a ritornare per apprenderli completamente.
In questo momento il nostro pianeta sta subendo un’espansione di coscienza e la Terra diverrà un pianeta completamente diverso, coloro che non riusciranno a risolvere le loro problematiche esistenziali torneranno su un pianeta simile a questo dove sperimenteranno nuovamente tutte le loro necessità vivendo la loro continuità. La Terra non sarà più un pianeta scuola e quindi vi si tornerà solamente per vivere e godere delle sue meravigliose evoluzioni.
Gli esseri illuminati dalla consapevolezza, e quindi dalla concreta azione manifestativa, avendo superato l’esame delle reincarnazioni non hanno più necessità di tornare sulla Terra a meno che non lo facciano per aiutare i loro fratelli. In questo modo diventano maestri.
Il vero maestro è colui che avendo realizzato la coscienza umana ritorna tra gli uomini con la Coscienza Cristica. Questa coscienza gli permette di essere l’ultimo della classe ma il fattore predominante per l’ascesa evolutiva di quella classe. Un maestro si mostra nell’umiltà e nel vivere tutti quegli insegnamenti che ha realizzato: il rispetto, la tolleranza, la fiducia, l’amore, la giustizia, la pace, la fratellanza, l’unificazione, ecc.
Un maestro è colui che vive ciò che ha realizzato perché solo in questo modo il suo vivere insegna divenendo un esempio, un faro nell’oscurità, poche parole, esempi concreti, facendo comprendere qual è la strada giusta da seguire per poter meno soffrire. Il primo valore che un maestro ha realizzato è la giustizia Divina, quindi l’amore che vivono è puro ed assoluto e non cede ad alcun compromesso. I maestri insegnano ad ognuno come diventare maestri di se stessi: questa è la crescita.
Quando ci incarniamo è perché dobbiamo ancora imparare a risolvere alcune questioni come ad esempio superare tutti i livelli dell’evoluzione fisica, mentale, spirituale, che poi ci permettono di raggiungere la perfezione e quindi la libertà dalla reincarnazione. Il livello dell’evoluzione fisica consiste nella comprensione e realizzazione di tutta la manifestazione fisica, materiale, nell’abolire i processi distruttivi della mente e fondere il processo mentale con quello psichico subordinandolo all’energia del plesso solare (il cuore di Dio nell’uomo).
Purtroppo, non sempre comprendiamo il motivo per cui siamo sulla Terra; la maggior parte delle persone crede che la vita serva solamente a procurarsi tutti il necessario a soddisfare un’esigenza corporale per poi, alla fine arrendersi alla morte. In realtà gli esseri umani si incarnano per vivere secondo i desideri del passato complicando ulteriormente la loro situazione. I desideri insoddisfatti, dunque, sono la prima causa della nostra nuova incarnazione. Il desiderio è una realtà irrisolta, sia che sia positivo o negativo esso è un richiamo che ci porta inevitabilmente a ritornare sulla Terra.
La vita offre molte lezioni dalle quali dobbiamo imparare, la filosofia induista sostiene che sono necessarie circa 8 milioni di reincarnazioni nei regni inferiori prima di giungere a quella umana. Ora che finalmente siamo riusciti a raggiungere l’evoluzione nella natura umana sprechiamo tanto tempo alla ricerca di cose inutili. Non ci possiamo permettere di sprecare questa meravigliosa opportunità poiché successivamente saremo costretti ad accelerare la nostra crescita evolutiva e ciò non è mai piacevole in quanto ciò, sulla Terra, avviene tramite le sofferenze.
I desideri insoddisfatti, dunque, sono la causa principale del nostro ritorno sulla Terra. Migliaia di tentazioni si affacciano alla nostra esistenza, ma quante ne superiamo? Le prove servono per comprendere se siamo riusciti a superare un nostro limite. È inevitabile che nascano desideri, ma quando questo accade dobbiamo farci guidare dalla saggezza anziché dall’ostinazione o dal capriccio. Dobbiamo raggiungere la padronanza del sé inferiore che ci limita nella nostra evoluzione. La libertà risiede nel saper discernere, nella consapevolezza e nel controllo delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Il discernimento serve affinché noi, sfruttando il nostro libero arbitrio, possiamo compiere le giuste scelte. L’uomo cosciente gode di tutte le cose senza legarsi a nessuna cosa. Nessuno ha detto che dobbiamo essere poveri, ma è giusto lavorare affinché ognuno abbia ciò di cui ha bisogno.
Il corpo è uno strumento utile per compiere la volontà divina sulla Terra, esso è il nostro punto di riferimento per sperimentare la nostra evoluzione. Bisogna dare un senso a questa vita che stiamo vivendo, la pigrizia è pericolosa in quanto ci impedisce di dare il nostro contributo per migliorare il mondo. Non dobbiamo sempre aspettare che siano gli altri a risolvere i nostri problemi. Dobbiamo lasciare il mondo in una maniera migliore di come lo abbiamo trovato.
Il dolore è un buon maestro per imparare in fretta, ma diviene tiranno verso coloro che vi si oppongono ponendo resistenza. Esso insegna ad acquisire più discernimento, controllo, distacco, moralità, coscienza spirituale: un male fisico ci può avviare verso un controllo della salute e magari consigliare un nuovo modo di alimentarsi. Un dolore dato dalla perdita di una persona cara può farci abbracciare il concetto di vita eterna e farci comprendere la natura transitoria in questo mondo di illusioni. Ognuno soffre dei propri attaccamenti a persone o cose: dovremmo saper utilizzare la materia senza diventare prigionieri di essa.
Se le conseguenze delle azioni sbagliate ci spingono ad usare il nostro discernimento, perché non imparare la saggezza? In questo modo potremmo liberarci da tutto ciò che crea dolore. Dove falliscono l’Amore ed il buon senso interviene la Giustizia che apporta la sofferenza necessaria per il cambiamento. Già in quest’esistenza possiamo comprendere se avremo altre vite da sperimentare attraverso il potente meccanismo dell’autoanalisi. Quest’ultimo è uno strumento che dobbiamo necessariamente iniziare ad utilizzare in quanto in noi vi è tutto, pure i pensieri positivi e negativi che possiamo subito suddividere a seconda di come sono stati espressi.
Un pensiero espresso non ritorna indietro, avrà meno impatto sul nostro karma se non avrà azione, ma un pensiero è un’intenzione, un potenziale che abbiamo emanato nell’universo e che qualcuno potrebbe utilizzare. Ecco perché il pensiero è importante. Il pensiero positivo è la prima cosa che dobbiamo alimentare. È molto importante non alimentare pensieri negativi in quanto è un’azione che imprimiamo nell’etere e qualcuno potrebbe utilizzarlo per suo uso personale assumendosi la responsabilità personale di ciò che fa, ma il karma viene anche dato a chi ha originato questo pensiero.
Allora quante cose abbiamo risolto e quante ne dobbiamo ancora risolvere? Attraverso l’autoanalisi potremmo dare una risposta a queste domande. Dobbiamo accettarci per quello che siamo e lavorare per cambiare ciò che riteniamo sbagliato di noi stessi. Come facciamo ad analizzarci? Ogni sera prima di addormentarci dovremmo ripensare alla giornata trascorsa analizzando le nostre azioni ed i nostri pensieri e cercando di comprenderne le conseguenze. Dovremmo poi lavorare su quegli atteggiamenti, azioni, pensieri che riteniamo essere negativi e che condizionano negativamente il nostro rapporto con gli altri evitando di alimentarli con la nostra energia. È sempre importante chiederci di quali atteggiamenti abbiamo bisogno e focalizzare le nostre energie su di essi. Il primo pensiero che abbiamo la mattina appena svegliati da energia a tutta la nostra giornata, è molto importante analizzarlo e far si che esso sia sempre positivo.
È fondamentale farsi dei propositi e pensare che dobbiamo cambiare da ora e non aspettare il giorno successivo. Quando realizziamo qualcosa con sacrificio ci sentiamo responsabili di ciò ed anche di insegnarlo agli altri. Se noi iniziamo a compiere qualche cambiamento e giungere a qualche realizzazione in noi possiamo anche aiutare gli altri a raggiungere i medesimi risultati, ma se non attuiamo questo cambiamento prima dentro noi stessi non possiamo aspettarci che cambi qualcosa attorno a noi. Se noi saremo migliori automaticamente anche il mondo sarà un po’ migliore. A questo serve l’autoanalisi: a migliorarci sempre.
È buona cosa abituarsi a non cercare la felicità duratura nella materia perché non la troveremo mai. Molti credono di poter decidere contrariamente al proprio programma evolutivo, molti credono che una volta morti potranno cambiare la storia e magari il pianeta ma questo sarà possibile solo quando avremo risolto ogni desiderio che ci lega a questo piano esistenziale, fino ad allora dovremo sempre ritornare a risolvere quanto rimane insoluto. Vivendo nelle nostre numerose esistenze ci siamo implicati in situazioni che ancora non abbiamo risolto, lo dimostrano gli amici ed i nemici che abbiamo attorno: più abbiamo amici e più abbiamo risolto, più abbiamo nemici e più abbiamo ancora cose da risolvere.
Quante persone abbiamo incontrato nelle nostre precedenti esistenze? Quante madri, padri e figli abbiamo avuto in tutte le nostre precedenti incarnazioni? In tutti questi incontri abbiamo sicuramente lasciato qualcosa d’incompiuto, ecco perché siamo tornati o perché torneremo. Il nostro amore non dev’essere vincolato solo all’elemento familiare in quanto se dovessimo considerare tutte le nostre precedenti esistenze avremmo tantissimi padri, madri, fratelli, zii… Solo dopo morti ci rendiamo conto che la nostra famiglia è l’Universo.
Se impariamo definitivamente le nostre lezioni non ci sarà più bisogno di tornare sulla Terra, la morte sarà quindi considerata come la porta che conduce verso la libertà. Torneremo saltuariamente per aiutare altri uomini a liberarsi definitivamente dall’inganno della materia, una volta che saremo realizzati potremmo ritornare volontariamente ad aiutare altre creature a raggiungere la nostra stessa libertà.
Molti nel mondo si danneggiano a causa di desideri sbagliati. Quando non siamo più costretti ad incarnarci su questo pianeta il desiderio di ritornare diviene un atto incommensurabile d’amore: questo accade quando non più vincolati ai desideri terreni e la vita diventa una missione di aiuto, un esempio ed un’offerta per gli altri.
Bisogna dunque abituarci alla morte giorno per giorno, così quando giungerà non ci saranno paure, rimpianti ed attaccamenti. Il nostro unico desiderio dovrebbe essere quello di lasciare nel mondo la traccia del nostro amore, la nostra intuizione positiva, affinché tutti ne possano usufruire migliorando la propria esistenza e quindi l’intera famiglia umana.
L’universo si nutre di tutto l’Amore che le creature realizzano ed è questa partecipazione che aumenta il movimento dell’Energia Divina che permea ogni cosa. Noi uomini e donne del pianeta Terra possiamo, con i pensieri giusti, con le azioni giuste, contribuire all’espansione della Coscienza Cristica: il nostro compito è quello di tornare a realizzare il piano evolutivo, ma è anche di partecipare coscientemente alla vita dell’universo.
I nostri lavori sono molteplici, ogni cosa in realtà è collegata alla vita di questa dimensione che ci contiene: come una rete di luce siamo congiunti al Piano Divino. Mentre prosegue il cammino della vita scopriamo sempre di più il perché siamo qui; non siamo stati dotati di intelligenza per dissipare tutto il nostro tempo cercando di procurarci da mangiare, di sposarci, di mettere al mondo figli o raggiungere chissà quale obiettivo, ma perché potessimo comprendere il vero senso della vita e quindi trovare la libertà dello spirito che consiste nell’abbandono del desiderio che ci incatena alla ruota dell’incarnazione.
Quando Dio farà parte di noi, poiché lo avremo realizzato dentro di noi, ogni altra cosa ci apparterrà e non ci sarà più bisogno di sperimentare sul piano fisico terrestre. Oggi viviamo su questo pianeta e possiamo preparare e programmare, attraverso il rispetto e in collaborazione con le leggi, la nostra nuova esistenza su un piano superiore dove finalmente sperimenteremo altri aspetti di quest’energia che tutto vivifica. Infinite e meravigliose realtà ci attendono, universi di luce, di pace e d’amore sono pronti per essere compresi, vissuti, realizzati dalla nostra nuova coscienza.
Non occorre risolvere tutto ora, ciò è impossibile, l’importante è farsi trovare al lavoro quando sarà il momento, “sempre all’opera”. Noi non risolveremo la fame nel mondo, il problema delle guerre o quello della droga, ma se vogliamo possiamo trasformare la nostra vita.
Attraverso il perdono e la grazia possiamo spezzare le catene del karma. Bisogna essere capaci di perdonare prima di tutto noi stessi e allontanarsi al concetto di peccato eterno… Perdonare significa donare agli altri nuove opportunità, ma il perdono non è infinito altrimenti diviene complicità nell’errore.
Il nostro corpo è uno strumento utile per compiere la volontà dell’Intelligenza Divina sulla Terra, esso è il mezzo per sperimentare la nostra evoluzione, ecco perché va sostenuto nel migliore dei modi: se noi avveleniamo noi stessi avveleniamo Dio in noi. Cosa vorrebbe compiere Dio in ognuno di noi? Questa è una domanda che ci dovremmo porre ogni mattina appena ci svegliamo.
Conferenza di Giuliano Falciani
Trascrizione a cura di Paolo Mazzolini e Riccardo Furia.
Articolo pubblicato sulla rivista “Quarta dimensione” 2/20
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