La profezia dei “Tre giorni di buio”
Vi sono nelle profezie di Albino Reali, veggente stigmatizzato della provincia di Frosinone, echi di altri oracoli che agevolmente si conciliano con lo spirito di Fatima, il quale del resto scorre nei tempi come un fiume, lasciando che nella propria corrente confluiscano acque provenienti dalle più remote sorgenti.
C’è l’influenza di Gioacchino da Fiore e dell’escatologia medievale, implicita nell’annuncio che una nuova era dello Spirito Santo sarebbe ormai alle porte (visione di Albino del 22 Agosto 1993). C’è l’influenza di un moderno razionalismo cristiano, che mitiga e compensa l’intransigenza espressa altrove sulla necessità di non affidarsi esclusivamente alla fede per la realizzazione dei propri disegni: “Molti, per un’errata educazione, o vogliono fare tutto da sé o lasciano fare tutto a Dio. In genere i primi si trovano tra gli atei, i secondi tra i cristiani: peccano tutti e due di presunzione”.
C’è poi l’influenza dell’ossessione millenarista “monacale” al femminile, fenomeno di vasto respiro tra l’Ottocento e il primo Novecento, di cui diedero drammatica testimonianza veggenti della statura mistica di Anna Maria Taigi e Marie Julie Jahenny, le quali “vissero” con straordinario realismo nelle loro visioni i giorni dell’anticristo. Colpisce in particolare il ricorso, in quelle che sono forse le più sconvolgenti profezie di Albino, ai medesimi cupi scenari di perdizione che con tanta dovizia di orribili particolari erano stati descritti un secolo prima da queste donne così lontane, per sensibilità e formazione, dalla sua cultura semplice, solare, ingentilita dall’eco – si direbbe – delle cascate del Liri. Ecco in che modo li ripropone Albino per voce della Madonna (profezia del 15 luglio del 1990), del Signore (4 Novembre 1992) e ancora della Madonna (11 Ottobre 1993)”.
“Il piano dei giorni che stanno per sopraggiungere è delineato fin nei minimi particolari nel Libro della Vita”. Così esordisce la Vergine, annunciando un avvenimento che “segna l’inizio di terribili dolori”, anche per la collera del Padre, che negli ultimi tempi “ha visto aumentare gli infanticidi”. Con questo esplicito riferimento all’attualità dell’aborto, annoverabile tra le piaghe anticristiane per eccellenza, il messaggio entra nel vivo: “Molti si convertiranno a causa del fenomeno che mio Figlio va preparando.
Molti cadranno nell’inferno senza avere il tempo di pentirsi. Se potessi mettervi davanti agli occhi il vostro avvenire lascereste subito le vostre occupazioni mondane per una vita di preghiere… Ci sarà un grande avvertimento, poi un miracolo e, se dopo di ciò l’uomo non cambia, sarà colpito da una cometa… Questa verrà direttamente dal cielo e nessuno potrà presumere che sia opera degli uomini o che si tratti di un fenomeno naturale. Infatti… si vedrà per circa due settimane sospesa nel cielo, prima che venga a colpire la terra, terrorizzando gli uomini. Quelli che sono rimasti con Dio non avranno paura, perché conoscono il piano del Padre…”.
Parla dopo la vergine il Signore, annunciando come imminente l’arrivo di “una oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti”. L’aria diverrà irrespirabile, nociva per la salute, e anche la luce artificiale sarà difficile da adoperare: soltanto le candele benedette; non saranno spente dei venti né dai terremoti”. Il cielo sarà attraversato da “una nube rossa come il sangue”, mentre “un forte rumore farà tremare la terra”, sulla quale infine “regnerà la desolazione”.
La vegetazione andrà completamente distrutta e i sopravvissuti non saranno che “una quarta parte dell’umanità”. La profezia contiene inoltre raccomandazioni su come comportarsi quando si udrà il rombo tremendo: “Dovrete chiudere le porte e le finestre in modo da coprire la luce che viene da fuori, e non siate curiosi, perché sarete puniti. Sentirete delle voci di persone a voi care, ma non aprite la porta perché non sono loro, ma demoni che vi ingannano per poter entrare nelle vostre case. Raccoglietevi in preghiera davanti al Crocefisso e raccomandatevi a Dio con tanta fede, senza timore…Se credete a tutto questo non avete bisogno di altre rivelazioni”.
Infatti, non vi sono altre rivelazioni nel successivo intervento della Madonna su queste giornate di tenebra, che “non saranno la fine del mondo” ma solo “un segno”. C’è però una informazione importante: tutto questo accadrà “quando la cattedra di Pietro sarà vuota”. Il che non significa necessariamente alla fine del papato, poiché potrebbe anche succedere in concomitanza di un conclave, tra la morte di un papa e l’elezione del nuovo. Se ne avrebbe tutto il tempo, non trattandosi che di tre soli giorni: “tre giorni e tre notti al buio completo”. Al termine “sorgerà il sole e gli uomini torneranno a Dio”. Nell’attesa, però Maria raccomanda come una madre premurosa: “Portate quei ceri nelle case e teneteli sempre pronti, come le vergini sagge”. Fine del messaggio.
Tornando dunque alle concordanze con altre profezie, e in specie con il millenarismo ottocentesco, va rilevato che i tre giorni di continua tenebra li avevano conosciuti e descritto nelle loro estasi anche la Jahenny, la Taigi, suor Maria Jesus Crucifié e altre profetesse ispirate dalla medesima ossessione (in questo nostro secolo Elena Ajello, secondo le cui previsioni la terza guerra mondiale dovrebbe durare settanta ore, quindi tre giorni). Avevano “visto” i demoni orripilanti e udito le loro bestemmie, le stragi e la terra trasformata in un immenso cimitero. Avevano raccomandato il ricorso alle candele benedette, che peraltro avrebbero fatto luce solo nelle case dei giusti, non degli empi. Avevano infine valutato che solo un quarto dell’umanità sarebbe sopravvissuto.
Tratto dal libro “Le grandi Profezie”