Messaggio all’umanità tramite Eugenio Siragusa
Eugenio Siragusa incontra per la prima volta due esseri di altri mondi il 30 Aprile del 1962, dopo 11 anni di preparazione ed istruzione telepatica. Si trattava di due esseri alti e con la tuta aderente e uno scafandro che copriva la testa, riuscì a vedere il loro volto, illuminato dalla luna piena. Intravide i loro lineamenti dolcissimi ed uno sguardo austero e mite allo stesso tempo. Uno di loro inviò verso di lui un fascio di luce che lo compenetrò dandogli pace e serenità. Poi in perfetto italiano gli rivolse la parola dicendo “la pace sia con te figliolo. Ti abbiamo aspettato, imprimi nella tua mente quanto ti diciamo”. Subito dopo gli dettarono questo messaggio da inviare a tutti i capi di stato della Terra.
Scienziati, uomini di governo! Nostro malgrado dobbiamo ancora, necessariamente, avvertirvi che qualora continuerete ad attuare i pazzeschi disegni che vi siete prefissi con gli esperimenti nucleari nulla si potrà fare per evitare che questo vostro mondo subisca un pesante colpo di natura disastrosa e mortale. Se volete che questo vostro pianeta non abbia a diventare il dolente bagno penale del tempo remoto, dovete, nel modo più deciso, smettere per sempre questi vostri ingiustificabili, folli e letali esperimenti nucleari. Se noi ci siamo preposti di vegliare sul vostro destino è perché abbiamo nutrito, e nutriamo, grande fiducia sul vostro avvenire. Invece, così facendo ed operando, ponete gravi impedimenti alle nostre intenzioni costruttive. Siate certi che, se troverete la forza ed il coraggio di costituire una salda unione tra tutti i popoli della Terra e di realizzare la completa distruzione di tutte le armi distruttive che ancora oggi, più che mai, vi rendono orgogliosamente cattivi e morbosamente aggressivi, ci sentiremo autorizzati, per l’Amore che ci lega a voi sin dalle origini di questo Sistema Solare, ad avvicinarci senza alcuna riserva per concedervi quelle Conoscenze e quella migliore scienza che provocherebbero per tutta l’Umanità una vita serena, ricca di felicità, di vera libertà e di infinita prosperità. Così facendo ed operando provocate in noi, oltre ad enormi difficoltà, grande delusione ed amarezza. Potreste essere veramente liberi e, come noi, padroni dell’Universo e della sua Eterna Bellezza.
Potreste essere liberi di giubilare, amando senza soffrire e vivendo senza penare. Potreste infine, rivolgere i vostri occhi pieni di speranza e di amore, di beata serenità e di dolcezza spirituale, all’Immagine Vivente di Colui che è sempre il Creatore Eterno del Tutto. Perché rinunciare a tanta pace e a tanta felicità? Perché volete ad ogni costo autodistruggervi così terribilmente, negando in un baleno la vostra storica fatica evolutiva? Questo messaggio che abbiamo dettato con grande amore, ma con altrettanta preoccupazione, è uno degli inviti più sentiti data la gravità degli atti che vi proponete di attuare. Noi abbiamo fatto molto, e continueremo a fare il possibile, per arginare il peggio. Qualora voi, governanti e uomini di scienza, sceglierete il peggio a noi rimarrebbe il solo compito di portare all’esterno dell’irrimediabile disastro solo coloro che ci hanno conosciuto e compreso e che hanno amato il prossimo come noi l’amiamo. Quindi siate accorti e responsabili se volete sopravvivere! Fate che non divenga inutile il Condono Celeste donatovi da Gesù‑Cristo per Grazia del Padre Creatore.
Monte Manfré, ETNA – 30 Aprile 1962 ore 22,15