2013, il mondo in crisi

Header-LD-25-Marzo-13

Stiamo vivendo il periodo più difficile della nostra storia. Il 2013 dovrebbe essere il primo anno del nuovo tempo, ma ancora sembra che le condizioni della nostra umanità non stiano cambiando molto.
Il 22 Marzo si festeggia per così dire, da ventuno anni, la giornata mondiale dell’acqua, che resta per molti popoli una chimera. Più di un miliardo di esseri umani  nel mondo non può accedere all’acqua potabile. Ogni 20 secondi su questo pianeta muore un bambino perché non può disporre dei primari bisogni essenziali per la vita. Non tutti sanno che le riserve idriche mondiali si stanno esaurendo a causa dei cambiamenti climatici naturali o dagli effetti provocati da quelle molteplici “tecnologie infernali” realizzate per arricchire le grandi corporazioni e schiavizzare miliardi di persone. Le riserve idriche sotterranee si stanno rapidamente esaurendo, le zone aride coprono ormai il 46% della superficie terrestre, tra pochi anni saranno più di due miliardi ad avere problemi seri con questa risorsa insostituibile che è l’acqua. Eugenio Siragusa aveva ragione, ma forse in tempi non sospetti l’opinione pubblica non era interessata alle comunicazioni che dal cielo scendevano sulla terra per avvertirci sugli eventi che avremmo vissuto in un prossimo futuro. In un comunicato ricevuto nel Luglio del 1974, dalla sua personale guida, comunicava al mondo intero:

“Siete già sull’orlo del precipizio: Lo sapete! Lo sapete e nulla fate per evitare l’irreparabile. Fra non molto tempo comincerà la carestia del più prezioso elemento utile alla vostra sopravvivenza: “l’acqua!” E’ anche a vostra conoscenza l’ipercritica situazione di tutti gli altri indispensabili elementi che istruiscono l’armonia della vita sul vostro già instabile pianeta. Lo sapete!
Si! Lo sapete, e malgrado la gravità, rimanete insensibili, cinicamente passivi, mentre tutto agonizza dinanzi i vostri occhi, annebbiati da una diabolica follia.
La morte affila la falce e i cavalli dell’Apocalisse scalpitano veloci con i loro cavalieri, soddisfatti di vedere un’umanità cieca e sorda disposta a perire miseramente, a rinunciare alle sane ed armoniose gioie della vita e delle evolute esperienze di questa dimensione.
Lo sapete! Lo sapete! Lo sapete che il vostro pianeta è in agonia e la vostra sopravvivenza seriamente minacciata. Salvatevi! Salvatevi!
Spiriti viventi animati di Amore Universale sono in mezzo a voi per invitarvi al ravvedimento e per dirvi, in questa svolta tragica della vostra terrena esistenza, che è indispensabile rimettere le cose al loro giusto posto e coordinare positivamente quanto è utile per una ripresa armoniosa e costruttiva degli elementi (minerale, vegetale e animale) che istruiscono e determinano la vostra esistenza.
La nostra Luce di Bene Universale conforta questi viventi spiriti animati di buona volontà e illuminati dall’Amore più grande di tutti gli Amori.
Questo messaggio vuole essere un segno tangibile del Cielo alla Terra, un segno di puro amore, di sentita fratellanza e di Verità nella Eterna Luce di colui che è”

Ma certo il problema dell’acqua non è il solo che l’umanità deve affrontare. Questo tempo di grande trasformazione, sarà testimone dei veri eventi di cambiamento previsti per questa generazione, tutto dovrà allinearsi alla nuova frequenza vibratoria e questo processo non sarà tanto semplice. Purtroppo gli uomini sentono il bisogno di affratellarsi solo quando vivono eventi drammatici e dolorosi, e probabilmente l’unione di tutti i popoli della Terra avverrà in queste circostanze; la famiglia umana è una e in  quanto tale deve operare se vuol sopravvivere a questa indispensabile trasformazione.
In Italia stiamo vivendo situazioni nuove alle quali non tutti sono preparati. La nostra situazione politica è molto movimentata, sembra che siano in molti a desiderare un radicale cambiamento e il desiderio di giustizia comincia a farsi sentire nei cuori di molti, anche la Chiesa sta vivendo eventi unici, basti pensare alle dimissioni del Papa e l’insediamento di un nuovo pontefice avvenuto ad una velocità che sbalordisce e fa riflettere. Il nuovo Papa sta facendo di tutto per conquistarsi la simpatia dei fedeli precipitata negli ultimi anni, i fedeli si erano abituati alla distanza fin ora manifesta tra le alte personalità del clero e la popolazione ed ora è in atto un chiaro processo di riavvicinamento.  Sono fin troppo evidenti i tentativi della Chiesa di attirare l’attenzione su altre questioni, di fatto quelle vere, che ci dovrebbero essere sempre state, quelle della fratellanza, dell’interesse e dell’aiuto per le classi più deboli, la rinuncia ai tesori materiali per lo sviluppo di quelli spirituali. Ma probabilmente vi sono questioni scottanti che è meglio tener nascoste al mondo, per cui un nuovo pontefice con il crocifisso d’argento invece che d’oro forse aiuterà a continuare a mantenere nell’ignoranza la massa in un modo diverso, adeguato ai nostri giorni. Il nome che si è scelto il nuovo Vicario di Cristo è Francesco, una mossa intelligente, se è pura e luminosa solo il tempo ce lo potrà svelare. Certo Francesco, il santo, quando incontrò il papa Innocenzo III volle ricordare a sua santità che la chiesa non aveva bisogno di tutto il potere e le ricchezze di cui si era circondata, ma già allora furono i grandi del potere temporale della chiesa che impedirono al papa di intuire tra quelle parole umili la volontà di Gesù Cristo.  
Francesco al Papa “….non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?  Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”

Questo era Gesù che parlava attraverso il suo strumento che per volontà superiore si preparava a far rientrare la chiesa alle sue vere origini. Ma la risposta dei cardinali al seguito del Papa fu: “questo insegnamento è verace, ma Cristo non ha mai detto che la Chiesa deve essere povera…”Riuscirà il nuovo Papa a essere degno del nome che porta?  Staremo a vedere. Certo è che appartiene all’ordine dei Gesuiti, un gesuita deve assoluto rispetto e obbedienza ai suoi superiori. Ma questi superiori chi sono? La risposta presto arriverà.

Intanto in una intervista rilasciata dal famoso esorcista Padre Amort a “il giornale” afferma:
Papa Francesco? Potrebbe finire come Papa Luciani“. Padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista del mondo, lo afferma in un’intervista a Il Giornale. Secondo Amorth nel mondo “comandano 7-8 persone che hanno i quattrini in mano”.
Padre Amorth poi spiega che il presidente della Repubblica è un massone e dell’ascesa di Monti dice: “Solo con la potenza della massoneria poteva arrivarci”.
Non manca nemmeno una parola per il Papa Francesco,  che il 19 Marzo viene intronizzato, e che Padre Amroth  paragona a Papa Luciani: “Non vorrei che il nuovo pontefice facesse la stessa fine”. Nell’intervista video girata dal regista Massimo Emilio Gobbi e trascritta da Stefano Lorenzetto  per Il Giornale il noto esorcista afferma:“Chi comanda è chi ha i soldi. Il nostro mondo è gestito da 7-8 persone che hanno in mano i quattrini. Di Monti cosa vuole che dica? Non per niente è stato messo su da un massone! Perché Napolitano è massone. Non lo conosco personalmente (Monti, ndr), però per essere arrivato così, di colpo, al ruolo che ha… Solo con la potenza della massoneria poteva arrivarci”. Secondo Padre Amorth anche Monti è un massone, anche se non l’ha conosciuto di persona: ”Sappiamo solo che hanno pestato i poveri e non hanno toccato i ricchi. Questo lo sappiamo con certezza. Pestato i poveri e non toccato i ricchi. Per prima cosa io avrei dimezzato la paga a tutti i parlamentari, ai ministri. Le leggi di Monti… Ho visto varie persone che si sono suicidate in seguito a queste leggi. Un caso comunissimo: un cittadino possiede un appartamentino dove abita, quindi che non gli rende, e non ha entrate. Gli mettono tasse da pagare, e robuste, oltre 2.000 euro l’anno. Che fa? Io ne ho già conosciuti tanti che mi hanno detto: guardi, padre, l’unica soluzione è il suicidio”. Poi parla dei legami tra massoneria e la Chiesa: “La massoneria ha i rami dappertutto. Anche in Vaticano, purtroppo. Esiste. Perché è basata sul denaro, sulla carriera. Si aiutano reciprocamente”.  E con una mano sul cuore,  Padre Amorth parla di Papa Francesco: “Papa Luciani ce l’ho qua (indicando il cuore) e non vorrei che il nuovo pontefice facesse la stessa fine”. L’esorcista commenta poi la frase del neo eletto Papa Francesco “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!” e continua “purtroppo anche nella Chiesa ci sono quelli che vanno avanti a forza di carriera, a forza di soldi, a forza di corruzione. Anche nella Chiesa c’è una grande massa di massoni. E anche tra i cardinali ce ne sono, altroché, altroché! Perché di fronte al dio denaro uno ammazzerebbe suo padre, sua madre, i suoi figli. Anche un uomo di Chiesa lo fa, se non ha fede. La massoneria è diventata la padrona nella gestione del denaro, un qualcosa di una potenza enorme. Ma cosa crede? Che sia il capoccia degli Stati Uniti, Obama, a comandare? Gli uomini politici sono tutti soggetti alla massoneria”
(Fonte: http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana
)

Indubbiamente sono affermazioni molto forti e che se rispondono a verità creano una certa confusione in questo momento così difficile dove non si riesce più a distinguere da che parte sia la verità. D’altro canto questo è anche il tempo dei cosiddetti “falsi profeti”, credo che mai come ora dobbiamo esercitare la virtù del discernimento, proprio come ha sempre affermato Eugenio Siragusa.
Sicuramente le belle parole non bastano ci vogliono i fatti se veramente vogliamo cambiare qualcosa. E per questo cambiamento dobbiamo metterci tutti all’opera, religione, politica e scienza devono assolutamente mettersi al servizio dell’umanità, se veramente vogliamo cambiare il mondo.

Eugenio 200“Avete parlato molto, ma che cosa avete costruito? Così riferiva Eugenio  negli anni ottanta.
“Credete che le parole bastino?
Credete che i discorsi senza le Opere, servono a smuovere i macigni di una montagna? Avete mai pensato di dare voi stessi senza limiti, riserve o condizioni? Un buon albero che si adorna di magnificenza e non da frutti, non è un buon albero. Il frutto è l’opera che fa trasudare sangue, che frustra la debolezza della carne, che vi propone sacrifici e rinunce, che vi slega dagli affetti più cari, che vi impone di piegare le schiene e sopportare lo scherno, la derisione, le vituperazioni e quant’altro crocifigge moralmente.
Cosa avete imparato per credervi pronti a insegnare? Quali sacrifici avete offerto al Signore per sentirvi cosi grandi?
Voi credete di essere più degli altri solo perché gli Angeli del Signore vi hanno segnati. Attenti, fratelli e sorelle, lo Spirito di Verità non è il vento, ma la causa del vento. Cosa eravate prima che lo Spirito di Verità muovesse il vento del risveglio?
Imparate ad essere umili e puri di cuore perché è vero che il Signore conosce nel vostro segreto.
Dio non ama sentir molte parole. Dio ama chi è capace di consumare la propria carne, servendolo con coraggio e senza la paura di perdere quanto possiede nel mondo. Sperare nel Signore, esponendo il corpo e l’anima per la gloria di Dio. Questo conta. Giobbe disse: “purtroppo i piaceri malvagi vincono l’anima schiava del mondo la quale stima delizia lo stare fra le ortiche”. Guardatevi, fratelli e sorelle, guardatevi dalle qualità peculiari del tentatore.
Abbiate la pace di Cristo nei vostri cuori
 
Come si può continuare a tollerare un mondo così diviso, sofferenze, fame, sete, ingiustizie di ogni tipo, come si può lontanamente immaginare una super civiltà quando ancora sulla Terra si muore in questo modo assurdo, le risorse ci sarebbero ma vengono ingiustamente attribuite e spartite. Non c’è giustizia e senza giustizia non può nascere neppure l’amore.
Oltre due miliardi sono quelli che nel mondo soffrono la fame e molti muoiono ma vengono immediatamente sostituiti dai nuovi poveri, mentre nei paesi ricchi si trapassa perché si mangia troppo e male. Nel corno d’Africa, cuore della disperazione, l’80% della popolazione soffre di gravi malattie legate alla malnutrizione. I bambini sono soggetti alla caduta di capelli, fino alla calvizie, alla perdita delle unghie e talvolta anche del primo strato di pelle. I1 mondo è pieno di affamati perché le risorse sono mal distribuite. Per questo non è sufficiente aumentare la produzione alimentare, ma combattere la lotta su più piani: da una parte sviluppare l’agricoltura nelle zone più povere, proteggendo le economie rurali, e dall’altra correggere certi effetti dell’economia globalizzata: caduta dei prezzi dei prodotti agricoli, diffusione incontrollata delle colture industriali volute dai gruppi economici più forti, liberazione dei contadini e dei paesi poveri dal giogo dell’indebitamento. Guardate un po’ cosa succede in Europa, ogni anno milioni di tonnellate di cibo vengono distrutte per mantenere i prezzi stabili! Tutto questo è divenuto ormai insostenibile.Occorrono interventi strutturali in grado di modificare le tendenze spontanee dell’economia mondiale. E’ necessario che i bisogni ed i contributi dei paesi in via di sviluppo ottengano una giusta considerazione nel commercio mondiale. Liberare dalla fame significa anche liberare dalla guerra, ha detto il Pontefice in un Suo messaggio. Si belle parole, ma la chiesa cosa fa? E’ possibile che lo stato più piccolo del mondo sia il più ricco? Se Cristo è a capo della Chiesa chi realmente mette in pratica il suo insegnamento? E’ stato scritto e tramandato: ”non accumulate tesori sulla Terra”, secondo questa affermazione la chiesa è già in difetto.
Se il nuovo pontefice annullasse il debito pubblico delle nazioni più povere darebbe un vero esempio cristico liberando dalla fame milioni di esseri umani, ma questo non è impresa facile e presuppone di estirpare le stesse cause alle radici della fame, come guerre e conflitti interni troppo spesso voluti e sostenuti dalle grandi potenze mondiali e religiose.
Il rapporto UNICEF denuncia che ogni anno 11 milioni di bambini muoiono per cause facilmente prevenibili e molti altri si “perdono in mezzo ai vivi”, resi invisibili dalla miseria, non registrati alla nascita o costretti a lavorare in condizioni estreme. Come i bambini soldato, o quelli nei bordelli, vittime dello sfruttamento sessuale. Oltre 600 milioni, sotto i 5 anni, devono sopravvivere con meno di un dollaro al giorno, 200 milioni sono affetti da rachitismo per malnutrizione e oltre 110 non vanno a scuola. Ogni minuto 6 ragazzi sotto i 25 anni vengono infettati dall’HIV e l’AIDS colpisce soprattutto l’Africa: su 2,8 milioni di persone morte lo scorso anno il 79% erano africani. Carenze alimentari e mancanza di cure adeguate pregiudicano la crescita del bambino nei primi anni di vita. Nei Paesi in via di sviluppo il 39% dei piccoli sotto i 5 anni è affetto da rachitismo, mentre sono oltre 170 milioni quelli sottopeso. Oltre un miliardo di persone continua a non avere accesso all’acqua potabile ed un terzo della popolazione mondiale non dispone di servizi igienici, soprattutto in Cina, Congo, Etiopia, India. Mentre sono 2 milioni i bambini che muoiono per malattie diarroiche ed altri disturbi legati al consumo d’acqua.
44 milioni di donne non ricevono alcuna assistenza durante la gravidanza ed il parto. Questa è ogni anno la causa di morte di circa 600.000 puerpere e 5 milioni di neonati prima, durante il parto o nella prima settimana di vita. Ancora oggi nel mondo oltre 130 milioni di donne hanno subito la mutilazione degli organi genitali.
Cosa fare? Tutti gli uomini devono e possono battersi per la tutela dei diritti umani, troppo spesso violati. Non può esserci sviluppo se questo non si estende a tutti, e gli obiettivi dello sviluppo sono quelli di assicurare una condizione di vita dignitosa, un’alimentazione adeguata, un’assistenza sanitaria, istruzione, lavoro e protezione contro le calamità. Intervenire in aiuto delle Nazioni povere e di combattere la povertà attraverso ogni mezzo: sostenere i programmi internazionali; diffondere il messaggio con campagne di informazioni capillari e ripetute nel tempo al fine di sensibilizzare sempre più il cittadino; promuovere incontri con le Istituzioni cooperando con esse per istituire centri di raccolta e per formalizzare programmi di intervento educativo; attivarsi con i media per diffondere l’obbligo della difesa dei diritti umani. www.unicef.it
Questo è il tempo in cui ogni cosa deve tendere al giusto equilibrio, ma è anche un tempo in cui abbiamo deciso di vivere e solo attraverso atti quotidiani di buona volontà possiamo trasformare a poco a poco ciò che fa male a tutti. Un mondo migliore è possibile, ma ricordiamoci sempre che per migliorare ciò che non va bisogna prendere coscienza e analizzare profondamente ciò che accade nella nostra vita e nella vita di questo meraviglioso pianeta che malgrado tutto continua ad amarci e a darci quelle opportunità che solo una madre premurosa può dare. Il discernimento è necessario per poter stabilire il nostro piano d’intervento volto a risolvere secondo le priorità le negative situazioni che stiamo vivendo.

E ancora il Cielo comunica attraverso Eugenio:
“I gemiti di disperazione e di dolore dalla Terra sono saliti al Cielo come una vampata di ardente fuoco sì da smuovere la Giustizia Divina.
Non disperate, voi che siete assetati, perché è vero che l’albero secco sarà tagliato e le sue radici rese sterili.
Coloro che hanno macerato i frutti della Vita saranno remunerati così come vuole la Legge del Signore Creatore e nessuno, dico nessuno, potrà sfuggire, perché additati nelle anime, perseguitati, frustati, affamati, diseredati, violentati nella carne e nello spirito e uccisi.
Il Giudizio che non falla è alle porte del vostro tempo e la Giusta Sentenza sarà pronunciata nel giorno che il Signore si è Riservato.
Il suo giorno è Prossimo a Venire! Abbiate Fede e sperate nella sua Giustizia e nel suo Amore.
Si udrà e si vedrà la Potenza di Dio.  
I Tempi profetizzati sono venuti: Luca, 6/24-25: “…ma, guai a voi…”Leggete e meditate!
Perché? Perché volete fare cordoglio e piangere?
Ciò che di più avete, mettetelo a profitto per il Bene del prossimo, di coloro che nulla hanno. Se fate questo, guadagnerete Indulgenza e Magnanimità dal Padre.
I Tempi profetizzati sono venuti e i guai sono già evidenti, perché possiate seriamente meditare e dedurre.
Ognuno abbia il suo pane e il suo pesce. Nessuno sia privo del necessario e nessuno accumuli il superfluo. Coloro che si servono della ricchezza per spogliare dalla propria dignità morale, spirituale e materiale il prossimo povero, ma speranzoso nella Giustizia Divina, non possono sfuggire dalla tigna che tutto divora, né possono evitare che i servi li assalgano alla gola. Per costoro i guai saranno la loro consolazione.
La progenie di Ismailia, figlio della schiava, prende per la gola il padrone. Ma se il padrone che possiede molti pani e molti pesci si ravvederà cedendo il superfluo ai servi che nulla hanno, egli sarà amato e stimato e nulla avrà da temere né farà cordogli, né piangerà.
Ciò che io vi rammemoro l’ha insegnato il Maestro dell’Amore: Gesù Cristo. Egli, in verità, mise in evidenza una politica economica Universale evoluta e capace di suscitare il profondo senso della Giustizia del Supremo Iddio.
Sino a quando non avrete messo in pratica questo luminoso e divino insegnamento, avrete sempre da tribolare, e anche se siete ripieni, avrete fame e se ora ridete, piangerete.
I guai non sono evidenti? Che cosa aspettate a mettere in pratica la Legge della Verità?
Ricordatevi:” Siete tutti fratelli e sorelle”. A voi la scelta.
Questo tempo è il tempo del Signore, il tempo della sua Eccelsa Gloria nel Mondo. Meditate!
Dal Cielo alla Terra

Adesso, Eugenio, dal tuo roseto solare assisti alla realizzazione di quanto hai sempre conosciuto, e spesso taciuto, confidando nel risveglio mai forzato, ma cosciente, di quella umanità che hai tanto amato e servito con onore. Nella nostra natura corruttibile scorgevi quella potenza che vive in ogni creatura  e malgrado la nostra umana corruttibile essenza la fiducia nel nostro risveglio non è mai venuta meno.  Il tuo sguardo riusciva a penetrare la nostra grezza natura  posandosi sulla vera essenza, quella divina che come te, molti altri, hanno voluto risvegliare in ogni uomo e donna di questo meraviglioso pianeta.
Questo pensiero lo dedico a te, ricordando la nascita della tua ultima incarnazione su questo pianeta.

25 Marzo 2013
Giuliano Falciani

 

Fonti:
www.ilgiornale.it
www.unicef.it

 Leggi gli altri articoli della rubrica “Linea Diretta” a cura di Giuliano Falciani